Il ristorante ha l'insegna in territorio veneto ma si trova appena oltre il confine, nella provincia di Trento (che consente di tenere aperto fino alle 22)
Taverna Clara © Google Maps
La differenza tra la salvezza e la protesta a volte può essere molto sottile. Scherzi delle carte geografiche e dei limiti amministrativi tra le Regioni in tempo di pandemia. È il caso della Taverna Clara, alla frontiera tra Veneto e Trentino Alto-Adige. Il locale è molto più legato alla prima Regione: l'insegna, il prefisso telefonico, le bollette di luce e gas. Ma il ristorante si trova in Trentino e - stando all'ordinanza della Provincia autonoma - può restare aperto fino alle 22.
A pochi metri dal Veneto - Usciti dal locale basta percorrere un centinaio di metri, attraversare il ponte sopra il torrente Astico e si arriva sulla strada provinciale 350 e in Veneto, dove i ristoratori e i baristi protestano per la chiusura anticipata alle 18 come nel resto d'Italia. La taverna, infatti, è molto più vicina al minuscolo comune di Lastebasse, in provincia di Vicenza, rispetto al trentino Lavarone.
Un'ingiustizia chiudere prima - "Per non rischiare infrazioni ho consultato il commercialista, che ha confermato ciò che già sapevo: la taverna sorge in territorio trentino. Spero che Conte decida di allargare i paletti in modo da consentire ai ristoratori di tutta Italia di tenere aperto fino alla sera. Quello delle 18 è un limite che rischia di risultare davvero insostenibile". ha spiegato al Corriere Rebecca Dal Molin, che a 20 anni ha deciso di occuparsi dell'attività che appartiene alla famiglia da due generazioni.