operazione dei carabinieri

Droga, racket e faida tra clan: 11 arresti nel Napoletano

Dalle indagini sarebbe emersa l'operatività di un sodalizio di tipo camorristico operante sui territori di Frattamaggiore, Frattaminore e zone limitrofe

15 Feb 2024 - 14:23

I carabinieri hanno arrestato undici persone e notificato un divieto di dimora ad altre due nella zona a nord di Napoli, sui territori di Frattamaggiore, Frattaminore e zone limitrofe. Sono tutte ritenute, a vario titolo, indiziate di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, estorsioni e tentate estorsioni, detenzione e porto di armi, detenzione a fine di spaccio di droga, delitti aggravati dal metodo mafioso. 

© Tgcom24

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Dalle indagini sarebbe emersa l'operatività di un sodalizio di tipo camorristico che, agendo in contrapposizione armata con altri gruppi criminali per imporre la propria egemonia, avrebbe posto in essere una lunga serie di attività illecite, agendo anche ai danni di imprenditori e commercianti dai quali avrebbe preteso il pagamento di somme di denaro per consentire loro il prosieguo dell'attività lavorativa.

Clan mise bomba davanti alla chiesa del parroco del Parco Verde di Caivano

 Nel corso delle indagini dei carabinieri sono stati ricostruiti anche gli atti intimidatori ai danni del comandante della polizia municipale di Arzano, Biagio Chiariello, e del parroco del Parco Verde di Caivano don Maurizio Patriciello. I due atti intimidatori rappresentano i momenti più eclatanti di una serie definita "impressionante" di stese e attentati avvenute nel contesto della contrapposizione all'interno del clan della 167 di Arzano tra la famiglia di Giuseppe Monfregolo detto "u guallarus" da un lato e il gruppo capeggiato da Pasquale Cristiano, detto "pick stick", oggi collaboratore di giustizia, e Vincenzo Mormile dall'altro.

L'evento "deflagrante", viene sottolineato nell'ordinanza firmata dal gip del Tribunale di Napoli Antonino Santoro di cui LaPresse ha preso visione, è stato individuato nell'omicidio di Salvatore Petrillo, nipote di Pasquale Cristiano, ucciso la sera del 24 novembre 2021 ad Arzano. In questo ambito rientrano quindi gli atti intimidatori nei confronti di Chiariello, con un manifesto funebre fatto trovare davanti all'ingresso del Comando della Polizia municipale di Arzano, e di don Patriciello: in quest'ultimo caso, nella notte tra il 12 e 13 marzo 2022 è stata fatta esplodere una bomba davanti al cancello della chiesa di San Paolo Apostolo nel Parco Verde di Caivano.

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