Tre litri di stupefacenti pagati in Bitcoin. Il 48enne era stato arrestato un anno e mezzo fa e condannato a un anno e quattro mesi per un reato analogo
Tre litri di droga dello stupro importata in Italia dalla Cina e pagata in Bitcoin: nuovo processo per Ciro Di Maio, l'ex conduttore tv e attore, già arrestato un anno e mezzo fa con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio. Il sostituto procuratore di Milano, Baj Macario, dopo le indagini della guardia di finanza di Malpensa, ha chiesto il giudizio immediato per il 48enne. Per un analogo reato, Gbl (gamma-butirrolattone) spedita dall'Olanda, il 24 agosto 2021 era stato arrestato e poi condannato a un anno e quattro mesi.
Di Maio, che in tv ha esordito a fine Anni Novanta come uno dei "Carramba boys", fu arrestato e condannato in primo grado dal Tribunale di Milano a un anno e quattro mesi (concesse le attenuanti generiche) e a una multa da 3.800 euro. Il secondo arresto, che ha visto l'ex conduttore prima ai domiciliari e poi in libertà allo scadere dei termini di custodia cautelare, parte da una spedizione arrivata alla Cargo City dell'aeroporto di Malpensa proveniente dalla Cina, intercettata dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Malpensa che hanno individuato la sostanza stupefacente.
I finanzieri hanno eseguito una consegna controllata, al fine di acquisire ulteriori prove utili e individuare i responsabili del traffico di droga. I militari hanno seguito, in incognito e a distanza, la spedizione fino alla consegna della stessa al destinatario, avvenuta a Milano. Il conseguente intervento in flagranza ha consentito di sequestrare la spedizione, contenente circa tre litri di Gbl e di arrestare l'importatore.
Durante l'operazione, i finanzieri hanno perquisito l'abitazione dell'arrestato e hanno trovato altro Gbl, cocaina e mefedrone. La droga importata in Italia veniva successivamente assunta oppure ceduta, secondo l'accusa, utilizzando in quest'ultimo caso anche servizi di corrieri a richiesta. Dai primi accertamenti era emerso che Di Maio acquistava lo stupefacente online e lo pagava in moneta virtuale: l'etichettatura indicava che il pacco conteneva silicone. In sede di convalida davanti al Gip, Di Maio si era avvalso della facoltà di non rispondere rilasciando spontanee dichiarazioni: "La droga era per uso personale. Non l'ho mai ceduta ad altri". La stessa linea difensiva tenuta nel primo processo.
Il Gbl, acronimo per gamma-butirrolattone, in gergo è chiamato anche "Gisella" o "Geena" o, più comunemente, droga dello stupro. Si tratta di una sostanza stupefacente che si può presentare o come polvere incolore o come liquido inodore, dal sapore leggermente salato o "saponoso", quasi impercettibile. Da le caratteristiche idrosolubili, questa droga può essere facilmente "nascosta" nelle bevande. Dopo circa un quarto d'ora si inizia a manifestare uno stato di eccitazione, che rapidamente muta in stanchezza e debolezza. Al risveglio è frequente la perdita di memoria.