"NON CHIAMATECI RAZZISTI"

Dronero (Cuneo), nelle scuole elementari solo i figli di immigrati: gli italiani vengono mandati in altre frazioni

Ma "non chiamateci razzisti" spiegano i genitori che prediligono una scuola "senza zaino", più partecipata e innovativa. Insegnanti, presidi e sindaco sono "preoccupati"

24 Feb 2025 - 09:24
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A Dronero, comune di 7.046 abitanti di cui 1.241 stranieri, in provincia di Cuneo, la notizia delle scuole elementari frequentate in maggioranza da figli di immigrati è diventata un caso. A tal punto da finire al centro di un consiglio d'istituto e sul tavolo del sindaco Mauro Astesano. Gli insegnanti si dicono preoccupati, poiché in questo modo si svilupperebbe la scuola della divisione, non più dell'inclusione. I genitori italiani sottolineano che "non si tratta di razzismo", ma di una scelta legata al tipo di scuola, la cosiddetta scuola "senza zaino", più innovativa e partecipata. E chi ha i nonni e un mezzo di trasporto fa quella scelta, chi non può rimane nelle scuole del comune. Anche se poi alle medie si ritroveranno tutti nello stesso complesso.

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Alla scuola primaria "Oltremaria" di Dronero, come scrive la Stampa, la scuola è composta per l'80% da bambini di origine straniera. A Villar San Costanzo su tre classi gli studenti sono tutti bimbi italiani. L'insegnante Simone Demaria si è detto preoccupato: "La separazione dei ragazzini di origini straniere dai compagni italiani è totalmente insensata. Non ci sono motivi comprensibili legati all'apprendimento, o al cosiddetto gap linguistico".

"I dati raccontano un fenomeno italiano - spiega la preside Vilma Margherita Bertola -. Abbiamo avviato un tavolo di confronto, chiedendo aiuto anche al professor Marco Braghero dell'Università di Pisa, specializzato in percorsi educativi di comunità e risoluzione dei conflitti. Ma i dati semplificano le interpretazioni della realtà". Per la preside, non si tratta solamente di "paura dello straniero": "i veri motivi sono altri".

I genitori affermano che "semplicemente cerchiamo una scuola dove i nostri figli siano più seguiti, e dove tutti vadano avanti insieme". Il sindaco Astesano cerca soluzioni. Di certo "non si possono mettere paletti alle scelte dei genitori. Io i paletti li considero sempre negativi". "Però penso che si potrebbe operare di più sul coordinamento fra i plessi scolastici - osserva -. Potremmo investire nel trasporto, in un servizio di bus fra le scuole, in modo che ci sia maggiore compresenza. Certo: è un costo. Ma può essere un investimento sensato. Perché deve essere chiara una cosa: se per incanto domani i quasi 1.300 stranieri che abitano qui sparissero, chiuderebbero le scuole, i negozi, le fabbriche e la frutta resterebbe sugli alberi. Dronero si impoverirebbe. E di molto".

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