IL RICORDO

Due anni fa l'omicidio di Willy Monteiro, il messaggio della famiglia: "Mancano i tuoi abbracci"

La notte del 6 settembre 2020, a Colleferro (Roma), veniva ucciso in un pestaggio il 21 enne Willy Monteiro Duarte. Il post su Facebook dei familiari

07 Set 2022 - 17:14
 © Facebook, Il sorriso di Willy

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Nel giorno dell'anniversario, Lucia, la mamma di Willy Monteiro Duarte, il 21enne ucciso in un pestaggio il 6 settembre 2020 a Colleferro (Roma), ha voluto dedicare un messaggio al figlio, a nome di tutta la famiglia. Lo ha fatto con un post condiviso sulla pagina Facebook dedicata al giovane, "Il sorriso di Willy". 

Colleferro (Roma), un murale per ricordare Willy Monteiro Duarte

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La lettera - "Manchi come il primo giorno" - Sulla pagina Facebook "Il sorriso di Willy", gestita da mamma Lucia, papà Armando e dalla sorella Milena, che a febbraio scorso è diventata mamma della piccola Michelle, è comparso questo post: "Ciao caro Willy, sono già passati due anni, ma manchi ancora come il primo giorno. Due anni senza i tuoi scherzi, i tuoi sorrisi, le tue coccole, le tue battute e soprattutto senza i tuoi abbracci. Hai visto che bel messaggio che hai lasciato su questa terra? Quante persone ti pensano e pregano per te. Tante le dediche, gli eventi e le piazze. Il primo passo per avere giustizia è stato fatto speriamo la sentenza rimanga invariata così potrai riposare in pace. Manchi tantissimo nostro Willy. Sarai sempre e per sempre nel nostro cuore. La tua famiglia". Il ragazzo ucciso a Colleferro sarà ricordato con una messa a Paliano (Frosinone), dove risiedeva insieme ai genitori e alla sorella.

La storia - La notte del 6 settembre 2020, a Colleferro (Roma), ci fu l'omicidio di Willy Monteiro Duarte, 21enne, cuoco, originario di Paliano. Il 21enne morì in seguito a un pestaggio subito da quattro giovani di Artena, nel tentativo di difendere un amico in difficoltà. I ragazzi ritenuti responsabili del pestaggio, il 4 luglio 2022, sono stati giudicati dalla Corte d'Assise di Roma: i fratelli Marco e Gabriele Bianchi sono stati condannati in primo grado all'ergastolo, mentre Mario Pincarelli a 21 anni e Francesco Belleggia a 23 anni. 

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