L'addio della comunità islamica a Laila, l'operaia morta nel Modenese
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Gli incidenti mortali si sono verificati nel Bergamasco e nell'Astigiano. Ci sono stati anche due feriti gravi, il primo ancora in provincia di Bergamo e l'altro nel Salernitano
Ennesima giornata drammatica sul fronte degli incidenti sul lavoro in Italia. La lista fa segnare due morti, uno nel Bergamasco e l'altro nell'Astigiano, e due feriti gravi, il primo ancora in provincia di Bergamo e l'altro nel Salernitano.
Il primo incidente si è verificato nel Bergamasco verso le 8 di martedì 10 agosto a San Paolo d'Argon, dove un operaio di 36 anni, nato in India e dipendente della Dem Coperture di Brembate Sopra, è morto sul colpo cadendo da un'altezza di otto metri. L'infortunio è avvenuto all'interno della ditta Tora Casting, dove la tuta blu era intenta a rimuovere la copertura in amianto.
All'improvviso l'uomo ha messo un piede sopra un lucernario, che ha ceduto. Sotto era stata posizionata una rete di protezione, che tuttavia non ha retto: il perché è in fase di accertamento da parte di Ats Bergamo, che ha inviato i propri tecnici per i rilievi. Forse nella rete c'era un buco, o forse sì è rotta per un difetto.
Fatto sta che il lavoratore ci è passato in mezzo, finendo sul pavimento sottostante, picchiando la testa. Un volo che si è rivelato fatale. Vani i soccorsi del personale del 118. Nessuno ha assistito alla tragedia. Quando i colleghi dell'operaio si sono accorti del dramma, hanno avvisato il 112, ma i soccorsi sono stati inutili. Le ferite riportate erano purtroppo troppo gravi.
Due ore di dopo il dramma di San Paolo, a Casnigo (Bergamo) un camionista di 49 anni è stato investito da una sostanza liquida contenuto nell'autocisterna che stava rovesciando, riportando gravi ferite. Mentre un uomo di 64 anni originario di Caggiano, nel Salernitano, è in prognosi riservata dopo un incidente con il trattore che guidava. Per cause in corso di accertamento, una gamba dell'uomo è stata tranciata dalla trinciatrice applicata al mezzo agricolo.
Poi il secondo morto ad Asti. Un uomo di 56 anni è rimasto ustionato ed è morto. La vittima, un tecnico, stava lavorando all'interno di un esercizio commerciale. Aveva ustioni sul 70% del corpo. Stava eseguendo alcuni lavori di manutenzione all'interno di un negozio di surgelati di corso Alfieri, quando si è sentito un forte scoppio. Al momento non è chiaro che cosa l'abbia provocato. Il lavoratore è deceduto all'arrivo all'ospedale Cardinal Massaia.
"Serve un piano nazionale della salute e sicurezza" sul lavoro. "Abbiamo chiesto al governo e al presidente del Consiglio di attivare fin da subito anche ad agosto un tavolo di confronto" con le parti sociali, ha detto il segretario della Cgil, Maurizio Landini, che ha lanciato l'idea di una patente a punti per le imprese.
"C'è bisogno di inserire una patente a punti per le imprese in modo che, se non rispettano le norme, non possano partecipare alle gare", ha rilanciato Landini ricordando che la legislazione italiana sul tema sicurezza "va applicata, perché è molto avanzata. Il punto è come applicarla. Per questo credo che la patente a punti sia importate. Non ci posso essere imprese che non rispettano le regole".
Di sanzioni pesanti ha invece parlato il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra: "Una situazione incresciosa che reclama interventi urgenti per intensificare i controlli e sanzionare pesantemente le aziende che non rispettano le norme sulla sicurezza".
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