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Il fondatore di Telegram, Pavel Durov, nel suo primo messaggio dopo l'arresto in Francia scrive sul suo canale Telegram che e "sorprendente" che qualcuno sia ritenuto responsabile per crimini commessi da altri. Durov nega anche che la sua piattaforma di messaggistica sia un "paradiso anarchico", definendo tali affermazioni "assolutamente false". Per l'imprenditore russo, accusare un amministratore delegato "di crimini commessi da terzi" è un "approccio sbagliato".