Condannata a 23 anni di prigione, ora lavora presso la redazione online del Giornale di Brescia. Il padre fu un noto giornalista sportivo
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Ha deciso che farà lo stesso lavoro del padre, la giornalista. Elisabetta Ballarin, in carcere con una condanna a 24 anni e tre mesi, poi ridotti a 23, per i delitti compiuti dalle Bestie di Satana (tre omicidi accertati e un suicidio indotto tra il 17 gennaio 1998 e il 24 gennaio 2004, ndr) da qualche giorno ha cominciato uno stage nella redazione online del Giornale di Brescia. La giovane, figlia di Alberto Ballarin, noto giornalista sportivo scomparso nel 2005, che il "maestro" Gianni Brera ribattezzò il "Commodoro", può lasciare il carcere durante la giornata e, come verificato da Tgcom24, recarsi nella redazione del quotidiano bresciano dove scrive articoli e realizza servizi filmati.
Un tirocinio a cui la giovane è arrivata dopo la laurea triennale (110 e lode) in Didattica dell'arte conseguita presso l'Accademia di Santa Giulia di Brescia e il biennio specialistico in grafica e comunicazione. Alla ragazza, nel febbraio 2013, venne anche consegnata una borsa di studio. Successivamente, la richiesta di grazia al Presidente della Repubblica, sottoscritta anche dal sindaco di Brescia, Adriano Paroli. Oggi, forse, una nuova vita. Di sicuro, una possibile professione da coltivare per sempre.