mobilitati i sindacati

La scure di Musk sui dipendenti federali arriva in Italia: coinvolti i dipendenti italiani delle basi di Aviano e Vicenza

Il personale italiano ha ricevuto la stessa mail che il Doge, il dipartimento di Musk per l'efficientamento, sta inviando a tutti i dipendenti pubblici americani: "Spiegate perché siete utili o andatevene"

05 Mar 2025 - 12:14
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I tagli ai dipendenti statali che Elon Musk sta eseguendo con il Doge arrivano anche in Italia. Nello specifico nella base militare di Aviano (Pordenone) e in quella di Vicenza. E tra i destinatari delle email che il dipartimento per l'efficienza americano sta inviando ai dipendenti chiedendo di "giustificare" la loro utilità o di fare le valigie, ci sarebbe anche il personale italiano. Si tratta degli addetti ai settori commerciali delle basi, agli insegnanti delle scuole e ai vigili del fuoco che garantiscono il servizio antincendio.

Secondo quanto riporta Il Gazzettino, immediatamente si sono attivate le rappresentanze sindacali, e già martedì sera gli uffici che si occupano delle pubbliche relazioni del 31° Fighter Wings avrebbero riferito che l'obbligo di rispondere alla mail del Doge non dovrebbe riguardare gli italiani. Anche perché i dipendenti italiani, secondo i sindacati, hanno contratti stipulati in base alla legislazione italiana e non a quella americana, e quindi non dovrebbero essere soggetti a richieste di questo tipo. Ciononostante, secondo fonti sindacali, i vertici del reparto commerciale hanno sostenuto che i loro dipendenti dovranno rispondere alla richiesta del dipartimento di Musk.

I rappresentanti sindacali della base di Aviano si sono così attivati contattando le autorità di riferimento in Italia. Roberto Del Savio, responsabile sindacale di Fisascat-Cisl per la base di Aviano, ha spiegato al quotidiano veneto che "stiamo lavorando con la Jcpc (Joint Civilian Personnel Committee-Italy), l’organismo che segue le questioni a livello nazionale, poiché il caso si è presentato in tutte le basi americane in Italia. Dopo aver ricevuto una posizione chiara, decideremo i prossimi passi". Ma intanto è arrivata la precisazione dal Public Affairs del 31° Fighter Wings, secondo cui i dipendenti italiani non sarebbero coinvolti: questa comunicazione non è però ancora stata inoltrata formalmente ai sindacati.

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