"A tutto c'è un limite", ha affermato il deputato vercellese di FdI, unico indagato dalla procura di Biella per il colpo di pistola nella notte di Capodanno a Rosazza
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Emanuele Pozzolo ha presentato una settantina di querele "dopo i casi di diffamazione, calunnia ed esternazioni che ho ricevuto a partire dal primo gennaio". Lo afferma lo stesso deputato vercellese di FdI, unico indagato dalla procura di Biella per il colpo di pistola nella notte di Capodanno a Rosazza (Biella). Le persone da querelare "sono state individuate insieme al mio legale (Andrea Corsaro, ndr) - spiega Pozzolo -. Sia su Facebook che sui giornali, con netta prevalenza dei social network. Tra queste ci sono alcune situazioni di diffamazione clamorose, istigazione al suicidio, o utilizzo non appropriato di immagini di minori". "Queste persone dovranno assumersi le proprie responsabilità, se verranno valutate. A tutto c'è un limite", prosegue il deputato di Fratelli d'Italia.
Pozzolo, una settimana fa, ha ricevuto la notifica di chiusura delle indagini sullo sparo che lo ha visto coinvolto nella notte dell'ultimo dell'anno. Il proiettile partito dal suo mini revolver ha ferito a una gamba un altro dei partecipanti alla serata di Capodanno, Luca Campana, genero del caposcorta del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, che al momento dello sparo si trovava all'esterno dell'edificio della pro loco di Rosazza dove si teneva la festa.