E' stato invece assolto il terzo imputato, Andrea Antico. La vittima sarebbe morta per atti di nonnismo ai suoi danni. I suoi aguzzini lo avrebbero picchiato, facendolo precipitare da una torretta alta 10 metri. E avrebbero poi nascosto il corpo
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La Corte d'assise d'appello di Firenze ha ridotto le pene per Alessandro Panella e Luigi Zabara, condannati per concorso in omicidio, aggravato da futili motivi, per il decesso di Emanuele Scieri, il paracadutista di leva trovato morto nella caserma Gamerra di Pisa il 16 agosto 1999. I giudici hanno inflitto 22 anni di reclusione a Panella e 9 anni, 9 mesi e 10 giorni a Zabara. In primo grado Panella era stato condannato a 26 anni, Zabara a 18 anni.
Diversamente da Panella e Zabara, entrambi ex caporali, Andrea Antico, un altro ex commilitone di Scieri accusato di concorso in omicidio, è stato assolto sia in primo sia in secondo grado. Antico aveva scelto il giudizio abbreviato e per lui il procuratore generale Luigi Boccioni, al processo di secondo grado di febbraio, aveva chiesto la condanna a 17 anni e mezzo.
Il corpo di Scieri era stato trovato ai piedi di una torre di prosciugamento dei paracadute tre giorni dopo il decesso. Il caso era stato riaperto dalla Procura di Pisa nel 2018 dopo che la commissione parlamentare d'inchiesta aveva concluso che il 26enne allievo paracadutista, della brigata Folgore, non si era suicidato. I due ex caporali erano quindi stati iscritti nel registro degli indagati.
Per la Procura infatti Scieri sarebbe rimasto vittima di atti di nonnismo. Secondo la ricostruzione dell'accusa, il 13 agosto del '99 Panella e Zabara lo avrebbero picchiata anche dopo che era salito sulla torretta per sfuggire alle angherie, facendolo poi precipitare da un'altezza di dieci metri, caduta che avrebbe la morte del giovane. Successivamente, sempre secondo le accuse, i due avrebbero nascosto il corpo sotto un tavolo nella caserma: il cadavere fu infatti rinvenuto tre giorni dopo da altri militari di leva.