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Maltempo, Priolo: "Su Bologna una slavina d'acqua" | Morto un ventenne, oltre tremila evacuati | Allerta arancione in 5 regioni, lunedì scuole chiuse a Bologna

Fiumi esondati in Emilia-Romagna: un morto a Pianoro. Allerta arancione in 5 regioni, emergenza in Sicilia: fiumi in piena nell'Agrigentino, allagamenti a Catania

20 Ott 2024 - 17:56

Weekend di maltempo in tutta l'Italia. Da nord a sud, la Penisola è sott'acqua, colpita dalle intense precipitazioni che hanno travolto anche la Sicilia, in preda da mesi a una forte siccità. Oltre 80 millimetri di pioggia sono caduti in Emilia-Romagna in 4 ore, allagando buona parte della città di Bologna e del territorio circostante. Oltre tremila evacuati, e lunedì scuole chiuse nel capoluogo emiliano. "La città di Bologna è l'esemplificazione dell'evento che si è scaricato in collina, con l'indice di saturazione dei suoli dovuto all'evento di due giorni fa e che ha creato una sorta di slavina d'acqua", ha detto Irene Priolo, presidente facente funzione dell'Emilia-Romagna. Un ragazzo di 20 anni, Simone Farinelli, è morto a Pianoro: viaggiava con il fratello su un'auto travolta da un'onda di piena. Durante la notte l'alluvione ha raggiunto anche Ravenna, Modena, Reggio Emilia e le piogge hanno reso critica la situazione su tutte le strade dell'Appennino. Per oggi allerta arancione su Calabria meridionale e ionica, su buona parte dell'Emilia-Romagna, su ampi settori di Veneto e Basilicata e sui settori sud orientali della Lombardia.

Emergenza maltempo in Emilia-Romagna: esondati fiumi, Bologna allagata

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© Vigili del Fuoco
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Una decina di persone bloccate dal fango in una strada di campagna, nelle vicinanze di Valledolmo, nel palermitano, sono state soccorse dalla protezione civile e dai carabinieri. A lanciare la richiesta di aiuto è stato un gruppo di escursionisti che, avendo sbagliato strada, si sono ritrovati in una trazzera di campagna, immersi nel fango causato dal nubifragio che si è abbattuto ieri in tutta la Sicilia. I volontari della protezione civile e i carabinieri di Valledolmo hanno soccorso le persone in difficoltà, tra cui alcuni bambini. Dopo avere liberato le auto dal fango hanno accompagnato gli escursionisti fino al centro abitato.


"Ai sentimenti di cordoglio e di vicinanza verso le famiglie colpite, dobbiamo avere il coraggio di unire una forte volontà di cambiare regole e metodi. La sfida di fronte alla quale ci troviamo per la fragilità del nostro territorio, aggravata dal cambiamento climatico, impone ormai l'adozione di misure straordinarie". Lo dichiara il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, in riferimento agli eventi estremi che stanno colpendo il Paese.


Il cavalcaferrovia della SS16, a Pesaro, rimarrà chiuso anche domani, lunedì 21 ottobre, a causa di una frana. Lo fa sapere il Comune di Pesaro. In attesa di ripristinare la viabilità, la circolazione è indirizzata verso via Kolbe, aperta a doppio senso. I vigili del fuoco e Centro Operativo Comunale - fa sapere sempre il Comune - sono al lavoro per rimuovere un piano caduto in viale XXIV Maggio.


Sono almeno 3mila, ma il dato complessivo è ancora in fase di aggiornamento, le persone che in Emilia-Romagna sono state evacuate tra ieri e oggi per precauzione o perché le abitazioni non erano in condizioni di sicurezza. Oltre 2.100 era il dato che a inizio mattinata riguardava Bologna e provincia. Poi si sono aggiunte mille persone a Cadelbosco nel Reggiano. Un dato ancora più aggiornato e preciso sarà disponibile soltanto nelle prossime ore.


A seguito all'alluvione delle ultime ore, per consentire le necessarie verifiche di tutte le sedi scolastiche e garantirne la sicurezza, Lunedì sarà sospesa, a Bologna, l'attività educativa e didattica, in tutti i nidi d'infanzia e in tutte le scuole di ogni ordine e grado del capoluogo emiliano-romagnolo. Lo ha fatto sapere, con una nota, l'amministrazione comunale di Bologna.


Le persone evacuate sono oltre 2.100, dato complessivo che a inizio mattinata riguardava sia il capoluogo che comuni della provincia (fra cui Budrio, Castelmaggiore, Molinella, Lavino, Medicina, Castel San Pietro). Le utenze che nella notte hanno subito blackout elettrici sono state circa 15mila, ma grazie al lavoro di queste ore questa mattina risultavano disalimentate circa 4mila utenze, la maggioranza nella provincia di Bologna. A Botteghino di Zocca, nel comune di Pianoro (Bo), è deceduta una persona: si tratta di un ventenne che era in auto al momento della tracimazione del torrente Zena. Non si registrano particolari criticità nel Ravennate, in attesa del passaggio dei colmi nei corsi d'acqua. Sono 350 i volontari di Protezione Civile dell'Emilia-Romagna al lavoro da ieri, ai quali si aggiungono quelli delle 180 colonne mobili regionali da Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Umbria e Provincia autonoma di Trento, oltre a ulteriori 120 persone dalle associazioni nazionali. Lo ha fatto sapere, con una nota, la Regione Emilia-Romagna.


Grosse criticità a Molinella (Bologna), dove sono stati evacuati i 540 residenti della frazione di Selva Malvezzi: la preoccupazione qui è che l'abitato, circondato dall'Idice e dalla Quaderna, resti isolato nel caso che il primo renda inagibile il ponte Boscosa, l'unico ancora in piedi. Per le persone evacuate è stato allestito un centro di accoglienza presso il palazzetto dello sport e per chi ne aveva necessità è stato servito il pranzo nella mensa della scuola. La maggior parte delle persone ha tuttavia preferito affidarsi all'ospitalità dei parenti, in più hotel e B&B si sono resi disponibili a ospitare chi ne avesse bisogno, quindi il punto di accoglienza fa soprattutto da centro di smistamento. Desta preoccupazione, spiegano dal Coc, anche la situazione della frazione di Marmorta, minacciata dalle acque che provengono dal comune di Argenta in provincia di Ferrara. "La situazione è molto peggiore che a maggio 2023 - spiegano dal Coc - Allora non avevamo dovuto evacuare tutta Selva Malvezzi. Ed era maggio, stavolta andiamo in contro alla brutta stagione".





Le previsioni meteo indicano tempo in miglioramento in Veneto. Domenica pomeriggio e lunedì le condizioni sulla regione rimarranno in prevalenza stabili senza precipitazioni. Sussistono però condizioni di criticità dovute in particolare al passaggio delle piene. Sono dichiarati, per criticità idrogeologica, lo stato di preallarme (allerta arancione) per il bacino di Basso Brenta-Bacchiglione e lo stato di attenzione (allerta gialla) per i bacini di Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone e Po,Fissero-Tartaro-CanalBianco e Basso Adige.


E' in calo il livello dei fiumi in provincia di Pavia, dopo il passaggio dell'onda di piena avvenuto nella serata di sabato. Al punto di rilevazione del Ponte della Becca, il Po è sceso questa mattina a 2,41 metri sopra lo zero idrometrico, dopo aver raggiunto alle 17 di ieri il più 3,87, con un incremento di oltre 5 metri in due giorni. Scende anche il Ticino, che ieri a Pavia era arrivato sino a 1,59 metri sopra lo zero, superando la prima soglia di allerta ordinaria. La situazione sta lentamente migliorando, ma i fiumi rimangono sotto osservazione.


Il colmo di piena del Po ha transitato a Piacenza nella prime ore del mattino con 6,14 metri sopra lo zero idrometrico (livello 2 di criticità, colore arancione) e raggiungerà le sezioni di Cremona e Casalmaggiore nel pomeriggio e in serata. L'onda di piena continuerà a propagarsi, fino alla foce, con valori superiori alla soglia 2 di criticità (moderata, colore arancione). Nel corso delle prossime 48 ore non si esclude il superamento della soglia 3 (criticità elevata, colore rosso) alla sezione di Borgoforte (Mantova), in ragione dei consistenti apporti degli affluenti emiliani. Lo fa sapere l'Aipo.


Questa mattina in Emilia-Romagna si contavano 8 fiumi sopra il livello 3, la soglia rossa di massima allerta. In totale sono 15 i corsi d'acqua che durante l'evento hanno superato la soglia di allarme. Si sono registrate piene ai massimi storici su Samoggia, Idice, Sillaro e Senio. Alcuni fiumi hanno fatto registrare livelli superiori a quelli del maggio 2023, come l'Idice a Castenaso e il Samoggia a Forcelli. Sotto stretta osservazione il deflusso alla confluenza con il Reno, dove la piena è prevista in crescita nel tratto vallivo. Nel modenese e nel reggiano, piene con livelli al colmo prossimi alla soglia 3 si stanno propagando anche nei tratti vallivi di Parma, Enza e Secchia, rallentati alla foce dal transito della piena in Po.


"Al momento non si registrano altri dispersi o scomparsi. Importante non avere vittime ulteriori". Lo ha detto Irene Priolo, presidente facente funzione dell'Emilia-Romagna, in un punto stampa di aggiornamento sul maltempo in Regione esprimendo il cordoglio alla famiglia della giovane vittima di Pianoro, un ragazzo rimasto intrappolato in un'auto trascinata via dalla furia dell'acqua.


"La città di Bologna è l'esemplificazione dell'evento che si è scaricato in collina, con l'indice di saturazione dei suoli dovuto all'evento di due giorni fa e che ha creato una sorta di slavina d'acqua. Acqua, acqua ovunque in quantità molto importanti". Lo ha detto Irene Priolo, presidente facente funzione dell'Emilia-Romagna, in un punto stampa di aggiornamento sul maltempo in Regione. Il problema è stato in questo caso il Ravone: "L'acqua non ci stava più dentro. Le strade sono diventate torrenti. L'acqua è fuoriuscita dai tombini e dagli scoli della città". 


Era residente ad Ozzano Emilia, nel Bolognese, il 20enne che è morto dopo essere stato travolto da un'ondata di piena del fiume Zena a Botteghino di Zocca. Con il fratello la vittima aveva raggiunto in auto il paese sull'Appennino bolognese dove abita il compagno della madre, quando i due sono stati sorpresi dell'acqua del fiume Zena. Mentre il fratello è riuscito a liberarsi e uscire dall'abitacolo, il 20enne non ce l'ha fatta. Il suo corpo è stato ritrovato questa mattina dall'elicottero dei vigili del fuoco che stava perlustrando la zona. Il fratello, da quanto si è saputo, ha trascorso invece la notte insieme ad altri sfollati nella palestra di Pianoro.


La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, "segue con attenzione le conseguenze del maltempo che sta colpendo diverse zone del nostro territorio nazionale, a partire dal bolognese". Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi aggiungendo che la premier "è vicina ai famigliari della vittima di Pianoro e si tiene in costante contatto con il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, e con il capo della Protezione Civile, Fabio Ciciliano".



In località Castello, nel comune di Castel maggiore (Bologna) si è da poco concluso un intervento dell'esercito durato tutta la notte per soccorrere la popolazione. Impiegato personale specializzato del Reggimento Genio Ferrovieri. L'intervento - su richiesta della Prefettura di Bologna e in supporto ai vigili del fuoco, alla protezione civile e alle autorità competenti - è stata effettuato per mettere in sicurezza una decina di persone con alcuni camion e un barchino. Le squadre sono state coordinate dalla sala situazione del Comando delle Forze Operative Nord di Padova.


Sulla città di Bologna si sono cumulati 160 millimetri di pioggia, 122 dei quali fra le 13 e le 23 di ieri. Sono i dati rilevati dalla postazione di monitoraggio situata ai margini del centro della città, quella più vicina a via Saffi, luogo dell'esondazione del torrente Ravone. Il momento più critico è stato fra le 19 e le 23, quando sono caduti 74 millimetri di pioggia (più o meno equivalente alle precipitazioni medie dell'intero mese di ottobre), con un picco alle 20.45, quando si è registrata una precipitazione di quasi 10 millimetri in un quarto d'ora.


Garage e locali interrati allagati in alcune zone di Modena, dove nel corso della notte si sono registrate esondazioni di fossi e torrenti. In particolare, i problemi maggiori sono sono registrati nella zona di Modena Est, nel quartiere Musicisti. In provincia di Modena i principali punti critici sono a Savignano, per l'esondazione del rio Merdone in località Garofano. Difficoltà si registrano anche nella zona di Castelfranco Emilia, nelle frazioni di Manzolino, Gaggio e Piumazzo. Esondato un torrente anche a Montale Rangone. 


L'emergenza maltempo investe anche la provincia di Reggio Emilia: il torrente Crostolo, affluente del Po, è tracimato nel comune di Cadelbosco di Sopra dove il sindaco Marino Zani ha firmato un'ordinanza di evacuazione per i cittadini di diverse zone sottolineando il "pericolo imminente". Tracimato anche il Canalazzo nel Comune di Gualtieri, dove pure sono state disposte evacuazioni.


Un'emergenza che va avanti da ore, almeno dalle 22 di ieri sera, "peggio delle aspettative. Stiamo facendo il punto per coordinare le azioni che tutta la notte sono andate avanti, col massimo supporto da parte di tutti. Ma le nostre forze non sono neanche minimamente sufficienti" per affrontare tutto questo. Sono le poche parole che il sindaco di Pianoro, nel Bolognese, Luca Vecchiettini, riesce a pronunciare raggiunto telefonicamente dall'agenzia Ansa prima di tornare al lavoro. "Abbiamo molti smottamenti, allagamenti, un numero indefinito. E diverse situazioni molto critiche".


Sulla linea Bologna Pistoia la circolazione è ancora sospesa dalle ore 5,30 di stamane tra Casalecchio Garibaldi e Sasso Marconi per l'allagamento della sede ferroviaria. I treni regionali possono subire cancellazioni e limitazioni di percorso. Lo si apprende dal sito di Trenitalia. Circolazione regolare invece sulla rete ad Alta velocità.


Sono oltre 300 gli interventi effettuati dai vigili del fuoco nelle ultime ore in Emilia-Romagna per far fronte ai danni causati dalle piogge. La situazione più critica in provincia di Bologna, dove a causa dell'esondazione dei torrenti Ravone, Savena e Zena e del fiume Idice sono in atto interventi di soccorso alla popolazione. A Botteghino di Zocca i vigili del fuoco fluviali stanno procedendo con le operazioni di recupero del corpo senza vita della persona dispersa da stanotte, dopo che l’auto su cui viaggiava era stata trascinata dalla piena del torrente Zena (nella foto). Nel forlivese prosegue il lavoro dei vigili del fuoco nelle zone di Cesenatico e Gatteo per soccorsi dovuti ad allagamenti e per la messa in sicurezza di persone minacciate dall'acqua. Inviati in rinforzo a Bologna e Reggio Emilia moduli operativi con personale esperto nel soccorso connesso al rischio acquatico.

© Vigili del Fuoco

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C'è un morto nell'ondata alluvionale che ha coinvolto l'Emilia-Romagna: si tratta di una persona a Pianoro, alle porte della città, della quale non si avevano notizie dalla nottata. Il corpo è stato individuato dai vigili del fuoco. Stando a quanto riportato dai media locali si tratterebbe di un ragazzo di 20 anni che si trovava a bordo di un'auto travolta da un'onda di piena. Il giovane viaggiava con il fratello, che è riuscito a salvarsi.


L'esondazione dei fiumi in Emilia-Romagna è proseguita nel corso della notte con l'alluvione che si è estesa dall'area metropolitana di Bologna, interessando Ravenna, Modena, Reggio e viaggiando verso Piacenza. Lo ha detto la presidente facente funzione della Regione, Irene Priolo, invitando i residenti a seguire alla lettera le indicazioni dei sindaci. "Abbiamo avuto diverse criticità nell'area metropolitana di Bologna, anche perché ci erano stati forniti modelli diversi di evoluzione della perturbazione rispetto a quella effettiva. Prima la maggior parte delle criticità si sono concentrate su Bologna, poi a esondare sono stati quasi tutti gli affluenti a destra e a sinistra del Reno. Quasi tutti i corsi d'acqua hanno superato soglia 3, peggio ancora del maggio 2023".


Il Servizio Nazionale della protezione civile è impegnato da diversi giorni nel fronteggiare le criticità connesse alla forte ondata di maltempo che sta interessando l'Italia, in particolare il Nord Italia. Per continuare a garantire una tempestiva risposta in tutte le zone interessate dall'ondata di maltempo, il capo dipartimento, Fabio Ciciliano, ha convocato il Comitato operativo di protezione civile. Il tavolo è riunito presso la sede del Dipartimento per assicurare il coordinamento degli interventi delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile.

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