SENZA AUTORIZZAZIONI

"Discoteca abusiva", a processo i proprietari del Papeete

Lo stabilimento balneare di Milano Marittima, famoso per le comparsate di Salvini, sotto accusa per gli aperitivi trasformati in eventi musicali

25 Set 2019 - 09:59
 © ansa

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I responsabili del "Papeete Beach", i fratelli Rossella e Massimo Casanova, quest'ultimo europarlamentare della Lega, sono a processo a Ravenna per apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento, in relazione a eventi organizzati tre anni fa nel celeberrimo stabilimento balneare di Milano Marittima. In pratica gli aperitivi musicali diventavano una vera e propria discoteca all'aperto e, secondo l'accusa, senza autorizzazioni.

Sul litorale ravennate, il Papeete è tra le altre cose scelto dall'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini per trascorrere periodi di vacanza e divenuto contesto di conferenze stampa e incontri politici. L'accusa è scattata nell'ambito di un controllo dei carabinieri, alle 22 del 10 agosto 2016: si scoprì, in buona sostanza, un aperitivo musicale, organizzato per l'intera stagione, senza la necessaria valutazione della sicurezza da parte di una commissione di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo.

Nello stabilimento era in calendario l'evento "10 the all star night", corredato da pista da ballo, pedane per l'esibizione delle cubiste e una consolle per vocalist. Rossella Casanova, presidente del cda della Papeete srl, alla prime contestazioni, in sintesi spiegò che si trattava di un appuntamento solo musicale, ma che gli organizzatori non potevano farci nulla se la gente si metteva a ballare. A riprova, mostrò una segnalazione certificata di inizio attività (Scia) presentata al Comune di Cervia su quel tipo di spettacolo. Per gli inquirenti, tuttavia, quella Scia non risultava depositata; e in ogni modo sarebbe stata idonea a una capienza massima di 200 persone mentre quella sera, secondo una valutazione empirica, ce n'erano migliaia.

In buona sostanza per l'accusa la società, alla luce dei nuovi orari di apertura fissati dal Comune per gli stabilimenti balneari nell'estate 2016, avrebbe organizzato per l'intera stagione un aperitivo musicale dalle 16 alle 24, con afflusso di centinaia di persone e senza alcuna valutazione della sicurezza da parte di una commissione di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo. Dopo i primi interrogatori l'udienza è stata aggiornata a inizio novembre.

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