Si stanno individuando aree di eventuale responsabilità penale: oltre a chi aveva il compito di vigilare sul bimbo, e cioè la madre, anche il servizio di salvataggio e la sua organizzazione interna
Sono una decina le persone indagate per omicidio colposo in cooperazione per la morte di Edoardo Bassani, il bimbo di 4 anni annegato mercoledì pomeriggio in una piscina del parco Mirabilandia di Ravenna. I magistrati stanno individuando aree di eventuale responsabilità penale: oltre a chi aveva il compito di vigilare sul bimbo (la madre, già formalmente avvisata) anche il servizio di salvataggio e la sua organizzazione interna.
Alla riunione, oltre ai pm titolari Alessandro Mancini e Daniele Barberini, hanno partecipato carabinieri e ispettori della Medicina del Lavoro dell'Ausl.
Si stanno individuando aree di eventuale responsabilità penale: oltre a chi aveva il compito di vigilare sul bimbo, e cioè la madre, anche il servizio di salvataggio e la sua organizzazione interna. La madre è stata avvisata, in ragione dell'interruzione dell'interrogatorio a suo carico. Nessuno di tutti gli altri è stato invece sentito: per questi, l'avviso di garanzia appare imminente in ragione dell'autopsia sul bimbo, il cui incarico verrà affidato domani.
Al momento la Procura ravennate non ha rilevato violazioni in materia di sicurezza: per questo motivo non si sono poste esigenze di sottoporre a sequestro beni o cose del parco.
A essere stato iscritto nel registro degli indagati, riporta il Corriere della Sera, è però anche uno dei bagnini di salvataggio di Mirabeach e il responsabile della sicurezza. Secondo quanto ricostruito, nei momenti precedenti al dramma Edoardo si trovava proprio in compagnia della madre che aveva deciso di concedersi con lui una giornata di relax nel parco acquatico. Sembra che il piccolo sia stato lasciato da solo per alcuni minuti dalla donna, e che abbia raggiunto da solo un'area in cui la profondità dell'acqua tocca i 110 centimetri, forse perché attratto dalla presenza di altri bambini che giocavano in acqua. Pare inoltre che il corpo esanime del bimbo, con il volto riverso nell’acqua, sia stato notato in un primo momento da alcuni bambini presenti.
Sarebbero stati quest'ultimi ad allertare uno dei bagnini di salvataggio nella piscina "Laguna del Sol" che in pochi secondi era riuscito a riportarlo a riva prima dell'arrivo del medico di stanza a Mirabilandia e dell’eliambulanza. Immagini strazianti che hanno lasciato in lacrime le tante persone presenti a Mirabeach e che al contempo sono state immortalate e catturate dalle videocamere di sorveglianza installate nella zona. I fotogrammi - 8 minuti in tutto- sono già stati visionati dalla Polizia Giudiziaria e nei prossimi giorni saranno passate attentamente al vaglio dalla Procura. La piscina è accessibile ai bambini dai 3 anni in su, ma fino ai sei anni è obbligatoria la presenza di un adulto al seguito nei minimi dettagli.