Omicidio aggravato dalla premeditazione e dal fatto che la vittima avesse meno di 18 anni. E' l'ipotesi d'accusa formulata dalla procura per i minorenni di Bologna nei confronti del ragazzo, di 16 anni, fermato dopo l'interrogatorio nel corso del quale ha confessato di aver assassinato Chiara Gualzetti. Per gli inquirenti, il giovane ha pianificato il delitto, dando appuntamento all'amica con l'intenzione di ucciderla e portando un coltello, poi ritrovato.