Condannati gli esecutori materiali (Valerio Fioravanti e Francesca Mambro), rimangono numerose ombre sui mandanti
Bologna si ferma in memoria della strage della stazione del 1980, dove 85 persone furono uccise da una bomba mentre altre 200 rimasero ferite. Condannati gli esecutori materiali (Valerio Fioravanti e Francesca Mambro), rimangono numerose ombre sui mandanti. I familiari delle vittime hanno ottenuto lo scorso anno l'introduzione del reato di depistaggio. Anche la comunità islamica della città ha partecipato al corteo in occasione dell'anniversario.
Sindaco Bologna: "Abbbiamo fatto passi avanti, ma c'è ancora da raggiungere la verità" - "Si sono fatti dei passi avanti significativi, come l'approvazione del reato di depistaggio, ma c'è ancora da raggiungere la verità, e quindi la giustizia piena, per arrivare ai mandanti della strage della stazione di Bologna". Con queste parole il sindaco di Bologna Virginio Merola ha aperto la commemorazione, in occasione del 36esimo anniversario, della strage.
"L'approvazione del reato di depistaggio - ha detto il sindaco - è un passo significativo che testimonia l'impegno delle istituzioni per la nostra città. Bisogna trasformare il dolore di 36 anni fa in consapevolezza, dare un senso a questo dolore, cosa di cui abbiamo bisogno anche rispetto a quello che sta succedendo nel mondo".