Dopo la convalida dell'arresto da parte del gip, è stata rimessa in libertà, senza l'adozione di misure cautelari personali che erano state richieste dalla procura. Il gip: "Solo tre schiaffi in 15 giorni". Il Comune: "E' stata sospesa"
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Un'insegnante di una scuola dell'infanzia comunale è stata arrestata dai carabinieri per maltrattamenti su minori. E' successo a Bologna, dopo un'indagine in seguito alla quale la donna, italiana, incensurata e dipendente pubblica, è stata colta in flagranza di reato. I militari hanno messo in atto anche intercettazioni ambientali per verificare i metodi educativi "sospetti" che si temeva la maestra utilizzasse sui bambini di tre anni. Dopo la convalida dell'arresto da parte del gip, è stata rimessa in libertà, senza l'adozione di misure cautelari personali che erano state richieste dalla procura.
Gip: "Solo tre schiaffi in 15 giorni” - "Nel periodo di osservazione di circa 15 giorni, l'indagata ha sferrato soltanto tre schiaffi punitivi nei confronti di tre diversi alunni. Occorre pertanto concludere che non si è in presenza della condotta tipica del reato di maltrattamenti". Lo scrive il gip di Bologna Letizio Magliaro nell'ordinanza con cui ha rigettato la richiesta di misure cautelari per la maestra, precisando che questo reato "implica un comportamento che si protrae nel tempo e si manifesta con una pluralità di episodi".
Il giudice ha comunque convalidato l'arresto in flagranza, ritenendo legittimo l'intervento dei militari dopo che, attraverso le intercettazioni ambientali, avevano visto la maestra colpire un bambino "violentemente con uno schiaffo alla nuca assestato con il palmo aperto della mano destra", per poi afferrarlo "per un braccio sollevandolo da terra fino a farlo cadere prono sul pavimento". Per il giudice il comportamento di questa insegnante è "censurabile sotto il profilo educativo", ma si tratta di un tema che "riguarda le capacità pedagogiche e professionali dell'indagata e deve trovare le contromisure necessarie da parte dell'autorità scolastica".
Comune: "La maestra è stata sospesa" - "L'amministrazione comunale conferma piena fiducia nel lavoro degli inquirenti e nel contempo dichiara che gli uffici comunali hanno già assunto i provvedimenti necessari: l'insegnante è stata sospesa e non farà ritorno a scuola finché non saranno accertati i fatti". È questo il commento dell'amministrazione comunale di Bologna.