A "Pomeriggio Cinque" le dichiarazioni della donna: "Ha provato a strangolarmi con dei guanti in lattice
"Mi diceva muori, tra un po' il veleno farà effetto". Sono queste le parole rilasciate ai carabinieri da Monica Marchioni, la 56enne di Ceretolo di Casalecchio, in provincia di Bologna, avvelenata con un piatto di pasta dal figlio Alessandro Asoli insieme al compagno Loreno Grimandi. L'uomo è morto mentre la donna, portata in gravi condizioni in ospedale, è uscita dalla rianimazione e ha potuto raccontare quanto accaduto alle forze dell'ordine.
"La pasta sembrava subito salata, poi ho sentito il sapore di ammoniaca e non l'ho più mangiata - sono le parole della donna, riportate a "Pomeriggio Cinque" - sono andata da Loreno e lui era allungato sul letto, ho iniziato a chiamare aiuto. A quel punto è arrivato mio figlio, ha cercato di tapparmi la bocca e mi sono accorta che aveva i guanti in lattice. Per farmi star zitta mi tirava calci e pugni, nel frattempo sono arrivati i vicini e lui era arrabbiato perché avevano sentito le mie urla".
La donna ha spiegato anche come il ragazzo sia riuscito a reperire il veleno: "Lo ha comprato lui con il mio account - ha detto - da qualche giorno aveva iniziato a insisteva nel vole preparare da mangiare. Quella sera ha cucinato da solo".