operazione ritrovo

Bologna, terrorismo: misure cautelari per dodici anarchici

Sono accusati di un attentato incendiario e di atti di violenza con finalità di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico

13 Mag 2020 - 15:16

I carabinieri del Ros e del comando provinciale di Bologna hanno eseguito un'ordinanza cautelare per 12 presunti anarcoinsurrezionalisti, accusati di un attentato incendiario a Bologna e di atti di violenza con finalità di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico. Le indagini hanno accertato la promozione di un'associazione terroristica con predisposizione e diffusione di materiale istigatorio a una "campagna di lotta anti-Stato". 

L'inchiesta "Ritrovo" della Procura di Bologna e dei carabinieri è partita da un attentato incendiario della notte tra il 15 e il 16 dicembre 2018, contro ripetitori di reti televisive, ponti radio delle forze di polizia e antenne di ditte che forniscono servizi di intercettazioni e di sorveglianza audio-video, tutti a Bologna in via Santa Liberata, sui colli, nei pressi di Monte Donato. Fu trovato materiale di combustione e la scritta: "Spegnere le antenne, risvegliare le coscienze solidali con gli anarchici detenuti e sorvegliati".

Terrorismo, misure cautelari per 12 anarchici

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© Ansa
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Da lì le indagini si indirizzarono contro gli attivisti dello spazio "Il tribolo" di Bologna: intercettazioni e altri accertamenti hanno ricostruito i rapporti tra gli indagati e altri gruppi di altre città, con pubblicazioni su blog e siti d'area. In particolare sono stati raccolti indizi sull'apporto che uno degli indagati avrebbe dato all'attacco incendiario.

L'indagine ha accertato azioni di danneggiamento, manifestazioni pubbliche e cortei non organizzati con l'obiettivo di contrastare e impedire l'apertura dei centri permanenti di rimpatrio e la legislazione del governo sulla gestione dell'immigrazione.

Gli indagati avrebbero provocato anche violenti scontri con le forze dell'ordine, danni a condomini ed edifici pubblici, con scritte minatorie e offensive nei confronti delle istituzioni dello Stato e delle strutture economiche, ad esempio verso sportelli bancomat della Banca Popolare Emilia-Romagna di Bologna.

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