"Tolleranza zero, agiremo contro i locali che non rispettano la legge", dice il ministro dell'Interno e annuncia nuovi provvedimenti
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"Contro lo sballo che uccide adotteremo la tolleranza zero. Non possiamo rimanere a guardare i ragazzi distruggersi il cervello e rischiare la vita. Se non addirittura perderla". Il ministro dell'Interno Angelino Alfano torna sulla vicenda della chiusura del Cocoricò dopo la morte del 16enne che aveva assunto ecstasy. Il ministro conferma la linea dura contro lo spaccio: "Continueremo a prendere provvedimenti di prevenzione e repressione".
"Su un punto voglio essere chiaro: non esiste linea dura contro le discoteche, ma contro la vendita e la cessione di droga nelle discoteche", afferma in un'intervista al Corriere della Sera. Sarà disposta la chiusura di altri locali? "Agiremo contro coloro che non rispettano la legge", aggiunge.
Quanto alle misure di prevenzione in atto "ritengo - dice Alfano - che i controlli a tappeto nei locali dove più alto è il rischio di spaccio siano la strategia più efficace". "Ho emanato direttive affinché vengano effettuati il maggior numero di interventi per verificare le condizioni dei conducenti. Se vogliamo ottenere risultati, abbiamo bisogno della collaborazione di tutti".
Il ministro spiega di rivolgersi "ai cittadini, soprattutto ai genitori. Il numero verde attivato per le segnalazioni relative alle scuole ha avuto un successo inaspettato. Contiamo di poter raggiungere lo stesso obiettivo in questo settore".
Torna poi sulle reazioni alla chiusura del Cocoricò; le proteste dei gestori, che reputano il provvedimento troppo severo? "Abbiamo il dovere di seguire la linea dura". E sul disaccordo espresso da alcuni esponenti di Ncd, "chi rappresenta istanze del territorio - dice Alfano - è particolarmente attento alla esigenze occupazionali e imprenditoriali. Noi pensiamo di salvaguardare l'impresa dell'intrattenimento tenendo lontano pusher e droga e riaffermando che ci si può divertire fino all'alba anche senza impasticcarsi o ubriacarsi di superalcolici".