DOPO UNA LUNGA FUGA

Danimarca, preso il presunto maniaco di Bologna: è un 26enne romeno

Il giovane è stato raggiunto da un mandato d'arresto europeo. Sarebbe l'autore di almeno due aggressioni a sfondo sessuale a Bologna e in provincia: avrebbe palpeggiato due ragazze davanti all'androne di casa

30 Gen 2014 - 19:55

Il presunto maniaco seriale che ha terrorizzato Bologna all'inizio di gennaio sarebbe stato arrestato in Danimarca. Si tratta di Cezarin Robert Tivadar, 26enne di nazionalità romena, a Copenaghen per motivi di studio ma rientrato in città in occasione delle feste natalizie per trascorrerle con la madre. Il giovane è stato raggiunto da un mandato d'arresto europeo. E' accusato di due aggressioni, avvenute all'alba di sabato 11 gennaio.

Danimarca, preso il presunto maniaco di Bologna: è un 26enne romeno

1 di 2
© facebook
© facebook
© facebook

© facebook

© facebook

Il 26enne avrebbe palpeggiato, davanti all'androne di casa, due ragazze. Una delle due vittime lo aveva riconosciuto con certezza dalle foto e ha riferito di averlo già incontrato, la stessa sera, prima del pedinamento e dell'aggressione, e di essere stata oggetto di approcci anche in precedenza, in un locale notturno.

Bologna, il sindaco: "Città ha reagito" - "Un importante risultato, conseguito anche grazie alla reazione forte e determinata che hanno avuto le donne coinvolte, dai primi momenti delle aggressioni, fino alla decisione di denunciare quanto accaduto. Questa è la forza civica autentica della nostra città, che sa reagire e collaborare con le istituzioni preposte". Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, commenta così l'arresto del presunto maniaco seriale. "Mi congratulo con il Questore, la Polizia di Stato, l'autorità giudiziaria e tutti i soggetti che hanno concorso alla cattura dell'uomo", aggiunge il primo cittadino.

Su Facebook vestito come il protagonista di "Arancia meccanica" - Nel suo profilo su Facebook, Cesarin Robert Tivadar ha uno scatto in cui è truccato e vestito come il protagonista di "Arancia meccanica", con tanto di mazza in mano e cappellino a bombetta in testa. Il film di Stanley Kubrick è diventato noto per le scene di violenza gratuita.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri