INDAGINI PROSEGUONO

Marito e moglie uccisi a Ferrara, ragazzi temevano di essere visti

In carcere si trovano un 16enne e un 17enne per l'omicidio di Salvatore Vincelli e Nunzia Di Gianni, genitori del più giovane dei due

15 Gen 2017 - 00:05

Avevano paura di essere visti mentre portavano via i cadaveri il 16enne e il 17enne in carcere minorile per l'omicidio di Salvatore Vincelli e Nunzia Di Gianni, genitori del più giovane dei due. Per questo alla fine i corpi sono rimasti nella villetta di Pontelangorino di Codigoro (Ferrara). La coppia è stata massacrati a colpi di scure dal più grande dei due su mandato del 16enne con la promessa di denaro, 80 euro dati in anticipo.

In particolare è stato il figlio delle vittime a tirarsi indietro, proprio per timore che qualcuno li vedesse o che venissero intercettati mentre in auto avevano i due corpi. Questo almeno ha riferito negli interrogatori il 17enne. Entrambi hanno confessato. Il piano iniziale prevedeva che i due cadaveri venissero trasportati in auto e poi gettati nel fiume con pietre, che dovevano essere prelevate dal giardino di casa, legate ai piedi.

Ma la villetta è in mezzo ad altre case, e i corpi dovevano essere caricati sulla Opel Corsa, già con i sedili abbassati per fare posto ai cadaveri, parcheggiata vicino al garage. Quindi l'operazione poteva essere vista da qualcuno. Inoltre sarebbe stato rischioso, oltretutto per due minorenni senza patente, girare in auto con i cadaveri a bordo. Tra l'altro a bordo della Opel sono stati compiuti prelievi dai Carabinieri della scientifica di Ferrara, anche per capire chi ha abbassato i sedili. Tutti i reperti raccolti nella varie fasi dell'inchiesta, comunque, verranno inviati al Ris di Parma per le diverse analisi che dovranno "blindare" con prove scientifiche le confessioni dei due ragazzi.

Ad esempio, verranno analizzati anche i mozziconi raccolti nella "dependance" della villetta, dove spesso alloggiava il 16enne e dove sono andati entrambi la notte del duplice omicidio. I due sono stati lì dalle 22 alle 5 del mattino. Alle 22 sono andati via dalla casa del 17enne e alle 5 del mattino ci sono tornati. Questo quadra anche con quanto hanno visto i genitori del 17enne. Le cicche verranno analizzate per capire se i due avessero fumato stupefacente, ma i ragazzi hanno detto che non erano fatti.

E analisi tossicologiche sono previste nelle autopsie sulle due vittime fissate per lunedì mattina. Pure in questo caso si tratta di uno scrupolo per capire se i coniugi fossero stati narcotizzati. In realtà il padre si sarebbe svegliato quando il 17enne ha cominciato la sua azione omicida. Lo dimostrerebbero anche gli occhiali ritrovati sotto il letto, dove sarebbero finiti per un atto violento.

Tra i reperti le scarpe che erano state sequestrate a tutti gli amici del 16enne, per individuare le impronte sulla scena del delitto. Scena dove ci sono evidenti quelle delle Adidas Stan Smith del 17enne, che poi sono state gettate nel borsone dove c'erano tra l'altro le corde insanguinate che dovevano servire ad attaccare le zavorre per i cadaveri. Ma il borsone è stato poi buttato in un canale che era ghiacciato, quindi è rimasto visibile. La scena del delitto verrà comunque "sterilizzata". Sono state prese le impronte anche ai componenti della prima ambulanza intervenuta e della prima pattuglia dei carabinieri arrivata proprio per "toglierle" dalla villetta dove è avvenuto il duplice omicidio

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