Gli animali sono stati soccorsi da alcuni volontari che lanciano un appello: "Per poter sopravvivere devono essere portati via di qui"
E' corsa contro il tempo per salvare una cinquantina di cavalli abbandonati nelle campagne del Ferrarese, in Valle Lepri, senza cibo né acqua. Alcuni volontari sono andati a portare soccorsi e assistenza sanitaria agli animali, in condizioni terribili, e chiedono che qualcuno li aiuti a portarli via da lì. La situazione è stata segnalata da una telefonata anonima ad alcuni animalisti.
"In quella vallata c'è l'inferno - dice Lara Salicini, una volontaria che da giorni chiede di intervenire -. Quei cavalli sono scheletrici, sporchi, deboli". Ci sono femmine incinte e cuccioli alla perenne ricerca di cibo, racconta "La Nuova Ferrara".
Molti cavalli morti annegati - Almeno venti esemplari sono morti, annegati nei canali dove sono entrati alla ricerca d'acqua. "I sopravvissuti vanno recuperati e curati per potersi riprendere dopo un'esperienza devastante - dice la Salicini -. In prevalenza sono Camargue, ma ci sono anche altre razze e abbiamo trovato anche un pony. Stentiamo ancora a crederci, la rabbia è tanta ma dobbiamo trovare soluzioni immediate perché vanno portati via di qui al più presto".
Vengono da un maneggio fallito? - I volontari intervenuti sono certi che non si tratti di una sorpresa. "Non mi vengano a raccontare che nessuno sapeva niente - dice ancora la Salicini -. Qualcuno dovrà rispondere di questo scempio". Sembra che alcuni privati avessero preso in gestione, anni fa, una vasta area nei paraggi per dar vita a un maneggio e allevamento di cavalli Camargue. L'attività è proseguita per qualche tempo e poi è fallita. Il terreno è stato venduto, i proprietari sono cambiati nel tempo e nessuno si è occupato dei cavalli, che hanno continuato a riprodursi senza controllo e non sono in grado di vivere allo stato brado.
L'appello - La Salicini, intervenuta con altri due volontari, il veterinario Giampaolo Maini e la collega Silvia Fabbri, lancia il suo appello: "Abbiamo medicine e un'ambulanza ma non possiamo gestire una situazione così grave. Ora bisogna individuare strutture specializzate che possano curare e rimettere in sesto i cavalli". I volontari intervenuti rischiano anche una denuncia, perché i cavalli si trovano su terreni di proprietà privata. "Prima di procedere abbiamo fatto mille telefonate, ma non ha risposto nessuno. D'altra parte cosa dovevamo fare? Stare a guardare e diventare complici di una strage annunciata? Ormai non ci fa più paura niente. Intanto pensiamo a mettere in salvo gli animali e poi vedremo".
Un animale salvato da Nicole Berlusconi - Uno di quei cavalli, ribattezzato Resilienza, è stato ricoverato in una clinica veterinaria e sta lottando tra la vita e la morte. Se ce la farà sarà merito di Nicole Berlusconi, figlia di Paolo e nipote di Silvio, che ha soccorso l'animale denutrito, a mollo nel fango da tre giorni, e l'ha portato in una struttura ad hoc. "La situazione è ancora gravissima - dice Nicole -, ma il cavallo ha un'inguaribile voglia di vivere".