All'arrivo dei militari si è scagliata contro di loro: ora è stata ricoverata in psichiatria. Nessun provvedimento contro di lei, si attende autopsia sul piccolo
Un bimbo di un anno è stato trovato morto a Ferrara, nella camera da letto di casa, dai carabinieri del nucleo radiomobile intervenuti su telefonata della madre del piccolo. La donna, 30enne, è stata trovata con tagli alle braccia. Ha chiamato lei il 112. In casa anche altri due figli minori della donna, di 5 e 9 anni, ora affidati alla nonna. La donna ha confessa di averlo ucciso ma gli inquirenti sono cauti e attendono l'autopsia.
Nessun provvedimento emesso - La madre, che all'arrivo dei militari si è scagliata contro di loro, è stata affidata alle cure dell'ospedale di Cona, trattenuta in psichiatria. I carabinieri procedono per omicidio. Madre e bimbi vivevano soli da qualche settimana. Non sono stati al momento emessi provvedimenti nei confronti della donna che è ricoverata in ospedale a Ferrara in stato di shock.
Ai carabinieri ha detto di averlo ucciso - Quando i militari sono arrivati nella casa, la madre avrebbe detto frasi confuse, affermando di aver ucciso il bambino, di essersi tagliata le vene dei polsi perché voleva morire e quindi ha aggredito i militari, poi è stata portata in ospedale, dove attualmente non è in condizioni di essere interrogata. Si faranno accertamenti per capire se avesse assunto droghe, dal momento che risulta essere tossicodipendente.
Disperato tentativo di rianimazione, disposta l'autopsia - Il personale sanitario del 118 ha tentato di rianimare il piccolo di un anno per circa 40 minuti. Purtroppo non c'è stato nulla da fare. Le cause della morte del bimbo non sono ancora chiare e per questo la procura ha disposto l'autopsia. La madre e il piccolo di un anno dormivano insieme in camera da letto. Gli altri due figli dormivano invece in un'altra camera. Scossi, in condizioni fisiche buone.
Il padre aveva lasciato casa da un mese - Mentre gli altri due figli sono stati affidati alla nonna materna, il padre dei piccoli è invece in questura per fornire dichiarazioni in merito al rapporto con la compagna. L'uomo, un 36enne tunisino regolare sul territorio nazionale, ha detto di aver lasciato il domicilio famigliare da circa un mese, per incomprensioni con la compagna.