Il 22enne albanese si è presentato alla caserma di Castel Bolognese (Ravenna): "E' stata una tragica fatalità"
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Un 20enne di origine russa, Andrey Goncharov, è stato ucciso all'interno di un'abitazione del centro di Faenza, in provincia di Ravenna. Il presunto killer, il 22enne albanese Martin Gjeloshi, sentendosi braccato si è consegnato ai carabinieri della caserma di Castel Bolognese. Poco prima i militari, che già sospettavano di lui, si erano recati a casa sua ma non lo avevano trovato. E' stato fermato con l'accusa di omicidio volontario.
L'omicidio è avvenuto nell'appartamento di un giovane di origine bosniaca. Il ragazzo, che si trovava solo in casa dato che i genitori sono in vacanza, aveva invitato sia il 20enne russo che il 22enne per una partitella a basket. I due si sono presentati verso le 21 assieme ad altri due amici del giovane albanese: quando hanno suonato il campanello il bosniaco, anziché scendere, li ha fatti entrare tutti perché doveva finire una partita alla Playstation.
Una serata dunque iniziata in maniera conviviale, con qualche birra e qualche sigaretta, tanto che l'ultimo selfie postato in Rete dalla vittima è delle 21.15, mezz'ora prima dello sparo.
"E' stata una tragica fatalità" - Secondo le spontanee dichiarazioni rilasciate agli inquirenti dal giovane fermato, si sarebbe trattato di una fatalità: lui avrebbe puntato la pistola contro l'amico pensandola scarica, e invece all'improvviso è partito il colpo fatale. Una ricostruzione aderente, in linea di massima, a quanto sostenuto dagli altri testimoni: nessuna lite o regolamento di conti, quindi.
A chiamare i soccorsi è stato il padrone di casa, il giovane bosniaco. L'abitazione teatro del delitto è stata posta sotto sequestro.