Gli investigatori acquisiscono le immagini delle telecamere nei pressi della chiesa di San Vincenzo, da dove è stato portato via il capolavoro
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Il quadro "Madonna con i santi Giovanni Evangelista e Gregorio Taumaturgo" del Guercino rubato a Modena non era assicurato. "Ci abbiamo pensato a suo tempo, ma una forma di assicurazione sui furti nelle chiese è una cosa impossibile. Ci sono troppi capolavori", ha spiegato don Gianni Gherardi, rettore della chiesa di San Vincenzo da cui è stato portato via il quadro dal valore di circa sei milioni di euro.
Inquirenti acquisiscono immagini delle telecamere - Il furto è avvenuto tra domenica e lunedì. Saranno analizzate le immagini delle telecamere di sicurezza e destinate a controllare gli accessi al centro nella zona attorno alla chiesa di San Vincenzo. Non ci sono telecamere puntate direttamente sugli accessi all'edificio religioso, ma gli inquirenti scandaglieranno le immagini registrate nella zona di corso Canalgrande.
Si cerca il furgone usato per portar via la tela - Quella rubata è una pala d'altare, un olio su tela di grandi dimensioni (293 cm per 184,5, con cornice di 332 per 230) dipinto dal Guercino nel 1630. I ladri hanno preso anche la cornice. Dettaglio che, anche considerata la tecnica del dipinto usata (che non consentirebbe un arrotolamento della tela) fa propendere gli inquirenti per il fatto che si sia usato un furgone (e anche questo piuttosto grande) per portare via il quadro.
Ipotesi committenza di alto livello - Il valore inestimabile e la rinomanza del Guercino rubato lo rendono "praticamente non commerciabile e le modalità con cui è stato compiuto il furto lasciano supporre un alto profilo criminale degli autori ed una possibile committenza di elevato livello". Queste le conclusioni a cui sono giunti gli inquirenti.