Il conto da pagare ammonta a 100mila euro. Il prelato chiede l'intervento del premier per risolvere il caso
Il "conto" è salato: 100mila euro per gli arretrati Imu. E' quanto chiesto dal Comune di Ferrara alla Curia relativamente alle scuole paritarie. Il vescovo Luigi Negri ha subito scritto al premier Renzi: "Intervenga o saremo costretti a chiudere le scuole". Ma un precedente potrebbe essere sfavorevole alla Chiesa: in un caso analogo la Cassazione ha dato ragione al Comune di Livorno, che nel 2010 aveva chiesto l'Ici arretrata alle scuole religiose.
Il salasso riguarda, secondo quanto riportato da La Stampa, diversi immobili di natura commerciale su cui il Comune vorrebbe applicare, in maniera retroattiva, l'Imu. In pratica si tratta delle scuole paritarie dove si percepisce una retta il cui pagamento, secondo la giurisprudenza più recente, giustificherebbe la tassa.
Di tutt'altro avviso è la Curia che, per mano - è il caso di dirlo - del vescovo, ricorda al premier Renzi che questa tassa renderebbe "precaria l'esistenza di molte scuole paritarie dell'infanzia". Alla luce di tutto ciò, monsignor Negri si appella quindi al Renzi "cittadino" prima che "cristiano" per far promuovere "norme che non lascino margini interpretativi sfavorevoli".
Il precedente - Nel 2010 il Comune di Livorno aveva inoltrato avvisi di accertamento e omesso pagamento Ici per 420mila euro: nel mirino c'erano sempre alcune scuole paritarie. Le richieste di pagamento erano state respinte sia in primo che secondo grado. Ma la Cassazione ha posto fine alla questione riconoscendo come "giuste" le richieste del Comune toscano, ricordando come nel caso degli istituti, anche se "in perdita" o con finalità "caritatevole", l'Imu (o la vecchia Ici) vada pagata.