LITE E PESTAGGIO

In coma dopo una sassata, due arresti nel Modenese | Il gip: "Violenza inaudita e assurda"

Identificati i due giovani che picchiarono Giuseppe Checchia, fuori da una discoteca a Castellarano nella notte tra l'8 e il 9 ottobre, dopo un diverbio per futili motivi. La vittima si è risvegliata dal coma

16 Nov 2022 - 19:54
 © Da video

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Due arresti a Modena per l'aggressione a Giuseppe Checchia, il 19enne che era finito in coma dopo una sassata fuori da una discoteca a Castellarano (Modena). Due persone sono finite in carcere per averlo  picchiato all'esterno del locale dopo un diverbio per futili motivi. Si è trattato di un contesto di "inaudita quanto assurda e ingiustificata violenza", ha detto il gip Dario De Luca sull'episodio, avvenuto nella notte tra l'8 e il 9 ottobre e su cui era stato aperto un fascicolo per tentato omicidio. Intanto il giovane, in fin di vita dopo il pestaggio, si è risvegliato dal coma. 

Arrestati due giovani - I carabinieri di Reggio Emilia hanno quindi arrestato, per tentato omicidio aggravato dai futili motivi, Kevin Coppolecchia, 18 anni, e Daniele Eugenio Vernucci, 22 anni, entrambi raggiunti da un'ordinanza di custodia in carcere. Dopo aver visionato filmati e ascoltato diversi testimoni, gli inquirenti hanno identificato senza dubbio gli autori dell’aggressione. 

La ricostruzione dell'aggressione - Dopo un diverbio in un locale, la discoteca Rockville, un gruppo di 7-8 giovani si era avvicinato nel parcheggio alla vittima e a un amico per vendicarsi. Non risulta che si conoscessero già. Coppolecchia avrebbe colpito Checchia con un pugno, mentre Vernucci gli avrebbe scagliato addosso il sasso da dietro, da distanza ravvicinata. 

Gip: "Assoluto disprezzo per l'incolumità altrui" - "Se non fossimo intervenuti immediatamente con un'operazione chirurgica, probabilmente il giovane sarebbe morto", ha detto un medico, sentito a verbale. Secondo il gip, il carcere è la misura idonea per gli aggressori visto "l'assoluto disprezzo per l'incolumità altrui e per lo stesso bene della vita" dimostrato dagli indagati, i quali hanno dunque una "spiccata capacità di delinquere". 

Tra le testimonianze di chi ha assistito alla scena, quella di un ragazzo che ha raccontato di aver "sentito un rumore sordo stranissimo" e subito dopo di aver visto Giuseppe cadere a terra, poi rialzarsi e subito dopo cadere di nuovo, con un grosso sasso di fianco. 

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