La situazione più critica nel Forlivese, in particolare a Villafranca: circa 200 le abitazioni allagate. La Regione ha chiesto lo stato di emergenza
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Migliora la situazione maltempo in Emilia-Romagna ma resta ancora alta l'attenzione per il passaggio delle piene di diversi fiumi. Criticità rossa sulla pianura e costa romagnola per il deflusso del Savio e del Montone e criticità arancione su pianura emiliana centrale, orientale e costa ferrarese. La situazione più critica resta nel Forlivese, dove il Montone ha rotto l'argine vicino al ponte della A14 causando diversi allagamenti.
Nel Forlivese circa 200 abitazioni allagate - Sono circa 200 le abitazioni invase dall'acqua nella zona di Villafranca. Ai piani terra l'acqua ha raggiunto fino a 50-60 centimetri di altezza, ma soltanto un'abitazione è stata sgomberata. Nelle altre case gli abitanti hanno dovuto spostarsi sui piani alti ma non sono stati evacuati.
A Forlì almeno 15 ore per chiudere la breccia nell'argine - Ci vorranno tra le 15 e le 18 ore per chiudere la breccia nell'argine rotto dal fiume Montone nella zona di Villafranca, frazione di Forlì. In Prefettura è in corso una riunione tecnica, fa sapere il servizio tecnico di bacino, per decidere le misure da adottare per chiudere la falla nell'argine: l'operazione richiede un intervento su un ponte della A14 - che si trova a dieci metri di altezza dalla tracimazione - da dove dovranno essere gettati dei sassi. In questo caso sarà necessaria la chiusura di una o due corsie dell'autostrada per l'intervento con camion e gru. E' l'operazione già tentata nella notte ma poi resa vana dall'intensità dell'acqua del fiume e dal crollo di un'altra parte dell'argine. Poi si potrà far ricorso alle idrovore per rimuovere l'acqua che ha invaso campagne e circa 200 abitazioni.
Regione chiede lo stato di emergenza - La Regione chiederà lo stato di emergenza per i danni causati dall'ultima ondata di maltempo. Lo ha annunciato il presidente Stefano Bonaccini al termine delle visite a Cesena e poi a Villafranca di Forlì, tra le aree più colpite dalle esondazioni dei fiumi. "Dove non saranno coperti da fondi nazionali, interverremo come Regione, anche se già fin d'ora - ha spiegato - auspico il massimo impegno da parte del governo".