L'opera d'arte realizzata dall'artista Lorenzo Lunati (già ideatore del Santa Claus in tutù) ha diviso la città e durante una protesta un uomo, poi identificato, ha provocato una crepa sul tank
Nell'intenzione dell'artista che lo ha realizzato è un messaggio di pace, ma ha portato scompiglio a Modena. Il "carro armato", con la "r" volutamente cancellata nel titolo dell'opera di Lorenzo Lunati, è stato danneggiato a pochi giorni dall'esposizione in piazza XX Settembre, tra il presepe, l'abete, le luminarie e le bancarelle del mercatino che donano al centro l'atmosfera magica delle Feste. A provocare una crepa sul tank pacifista che trasporta Babbo Natale è stato un uomo, poi identificato dalla Questura, che partecipava a una manifestazione di protesta contro l'installazione artistica.
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L'opera d'arte di Lorenzo Lunati, raffigurante un Babbo Natale che si sporge da un carro armato colmo di regali con le bandiere dei Paesi oggi in guerra, tra cui Israele, è "un manifesto pacifista", come lo ha definito lo stesso autore.
Ma non condiviso da tutti a Modena. Così, nel corso di una delle due manifestazioni previste contro l'opera (dagli schieramenti politici sono giunte critiche bipartisan all'installazione), un uomo si sarebbe aggrappato al 'cannone' del carro armato, causando una crepa. L'uomo è stato portato in Questura per accertamenti dagli agenti di polizia presenti in piazza e ha respinto la ricostruzione dell'accaduto.
Dopo il caso del Babbo Natale in tutù che nel 2021 diventò nazionale, a Modena la politica torna a discutere attorno a un'opera dell'artista Lorenzo Lunati, che quest'anno ha scelto e posizionato un Babbo Natale che spunta da un "carro amato" nella centralissima piazza XX settembre, dove due anni fa fu esposto il Babbo Natale per il centrodestra eccessivamente effeminato.
Questa volta Babbo Natale si affaccia da un carro a(r)mato con dei pacchi dono che raffigurano i Paesi oggi in guerra. Un riferimento ai tanti conflitti bellici presenti attualmente nel mondo, come lo stesso artista ha spiegato.
L'idea però non piace a diversi esponenti politici locali. Fratelli d'Italia, con il presidente provinciale Ferdinando Pulitanò e il presidente cittadino Luca Negrini sottolinea: "Una scelta davvero infelice soprattutto in un momento come quello che il nostro mondo sta vivendo con l'Ucraina e il Medio Oriente trasformati in campi di guerra e devastazione. Il sindaco Muzzarelli dovrà spiegare alla città se condivide il pensiero dell'autore che considera il carro armato un simbolo di libertà e pace, come dichiarato alla stampa, e non un terribile strumento di morte".
Rifondazione comunista aggiunge: "Si sa l'arte moderna usa spesso la provocazione, ma questa volta più che una provocazione il risultato sembra un tributo a uno strumento di guerra e morte quale èun carro armato". E anche i Cinque stelle puntano il dito contro la scelta di Lunati in una nota: "Ieri con le chiavi in mano "per fare rumore" contro la violenza sulle donne, oggi carri armati bardati a festa sormontati da un grosso Babbo Natale. E' davvero questo il messaggio che vogliamo lanciare a tutte le scuole che raggiungono il centro città per frequentare il campo di pattinaggio, o prendere il trenino o ammirare l'albero di Natale?".
E in segno di contrarietà all'opera, l'associazione di destra "Noi per Modena" ha indetto un flash mob. "Uno strumento di morte - viene osservato - non può essere, per spirito di provocazione, uno strumento di pace: se non volete dare Gesù Bambino almeno dateci Babbo Natale e le sue renne". Con lo stesso spirito si è svolta poco prima la protesta del movimento di sinistra "Modena Volta pagina" (che ha condiviso le immagini della manifestazione sulla sua pagina Facebook), Unione popolare e Rifondazione comunista: imbavagliati davanti al tank pacifista con l’intento di sbarrare virtualmente la strada al mezzo.