CLAMOROSO FURTO

Modena, rubato capolavoro del Guercino Sgarbi: "Vale 6 mln, grave assenza allarme"

Sparita dalla chiesa di San Vincenzo la tela "Madonna con i santi Giovanni Evangelista e Gregorio Taumaturgo"

17 Ago 2014 - 10:37
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Rubato un quadro di enorme valore del Guercino a Modena. Il furto è stato compiuto nella Chiesa di San Vincenzo in corso Canalgrande, da dove è sparita la "Madonna con i santi Giovanni Evangelista e Gregorio Taumaturgo" (olio su tela di 293x184,5 centimetri datato 1630). Era stata esposta fino a pochi giorni fa alla reggia di Venaria Reale di Torino. A dare l'allarme il parroco. Sul posto giunti polizia e pm di turno.

Modena, rubato capolavoro del Guercino Sgarbi: "Vale 6 mln, grave assenza allarme"

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Sgarbi: "Opera praticamente invendibile" - "E' una pala d'altare con un San Gregorio meravigliosamente abbigliato, un'opera monumentale della prima maturità dell'artista. Può valere tra i 5 e i 6 milioni di euro". Lo ha detto Vittorio Sgarbi. Il critico d'arte punta il dito contro le istituzioni, alle quali attribuisce una "responsabilità grave": "In quella chiesa non c'era un sistema d'allarme: come è possibile che la soprintendenza abbia permesso che un'opera così preziosa rimanesse lì senza sicurezze?".

Per Sgarbi si tratta di un furto clamoroso e al tempo stesso inspiegabile poiché, a suo avviso, la tela è invendibile: "Non ci può essere un committente, nessun museo e nessun privato la comprerebbe mai. Secondo me questo furto puo' essere solo opera di una banda di stranieri inconsapevoli, gente che non sa nulla delle leggi di mercato e che forse pensa di chiedere un riscatto".

La Soprintendenza: "La custodia è della Curia" - "Il nostro compito principale è la tutela dei beni. Non sempre i nostri suggerimenti vengono seguiti. Il Guercino in questione era in una parrocchia e dunque in custodia alla Curia. Non c'era allarme ma la parrocchia era chiusa. Purtroppo i malviventi sono più veloci di noi e sono capaci di tutto". Una funzionaria della Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia rimanda al mittente le critiche di Sgarbi.

"E' un momento drammatico - prosegue la funzionaria dicendo di parlare anche a nome del Soprintendente, Stefano Casciu -. Siamo impegnati con il Nucleo Tutela patrimonio storico e artistico dei carabinieri e non possiamo parlare molto. Ma è chiaro che ci sono problemi enormi di economia e di risorse per tutelare l'immenso patrimonio artistico del nostro territorio. Magari avessimo le risorse per mettere l'allarme ovunque".

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