Le parole dell'uomo a "Pomeriggio Cinque": "La goccia che ha fatto traboccare il vaso"
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Avrebbe ucciso il figlio disabile in carrozzina e la moglie malata di demenza senile, per poi togliersi la vita: la strage famigliare è avvenuta a Modena, dove Carlo Salsi, all'età di 83 anni, avrebbe ucciso la moglie Claudia Santunione e il figlio Stefano (48 anni) verosimilmente soffocandoli, prima di togliersi la vita impiccandosi. Questo è quello che emerge dalla ricostruzione dopo i primi rilievi effettuati nell'appartamento della tragedia da parte delle forze dell'ordine.
A rinvenire i corpi senza vita dei tre, intorno alle 9, è stato il fratello del padre che abita da diversi accanto alla famiglia: immediatamente ha fatto scattare i soccorsi ma gli uomini del 118 non hanno potuto far altro che constatare il decesso avvenuto.
Secondo le prime ricostruzioni da parte dei carabinieri coadiuviati l’ausilio del reparto scientifico. A "Pomeriggio Cinque" parla il fratello della vittima, Franco Santunione: "Sono andato sul posto e mi hanno detto che li avevano trovato tutti e tre morti - racconta -. Non c'erano sospetti di determinate situazioni. Secondo me è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Un uomo che ha sempre dato tutto alla famiglia e non ha più retto alla situazione, io credo che erano tutto un insieme di cose. E il fatto che al figlio si fosse aggiunta la moglie deve aver scatenato qualcosa in lui. Non ha mai chiesto aiuto, anzi a volte sono stato io a chiedere aiuto".