La cameriera 35enne di Riccione ha aiutato il suo uomo a circuire l'altra vittima, Silvio Mannina. Monica Sanchi ha confessato dopo un lungo interrogatorio coi carabinieri
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Arrestata per concorso in omicidio Monica Sanchi, la 35enne riccionese fidanzata di Dritan Demiraj, l'albanese 29enne che ha ucciso l'ex compagna Lidia Nusdorfi a Mozzate l'1 marzo e il 28 febbraio Silvio Mannina, il cui cadavere è stato gettato alla cava del lago Azzurro di Santarcangelo (Rimini). Il fermo è arrivato dopo l'interrogatorio da parte dei carabinieri del comando provinciale di Como coordinati dal colonnello Roberto Jervolino.
La donna ha confessato dopo un lungo interrogatorio ma secondo i carabinieri le prove contro di lei erano schiaccianti. Nel suo computer sarebbero emersi messaggi inequivocabili di natura sessuale con cui la cameriera invitava la vittima, Silvio Mannina, a Rimini per un incontro. Qui è poi avvenuto l'omicidio.
I carabinieri avevano a lungo perquisito casa e vettura della Sanchi, alla ricerca di elementi utili a chiarire proprio le circostanze della morte di Mannina, bolognese ospite di una casa famiglia. Il ruolo giocato dalla 35enne riccionese nella vendetta di Demiraj nei confronti dell'ex compagna e del suo ultimo fidanzato, è però ancora da chiarire fino in fondo. I Cc per il momento hanno sequestrato solo una sorta di diario-opuscolo della Sanchi e la fotocopia della lettera che questa aveva scritto a Demiraj in carcere, nella quale gli avrebbe chiesto di dire la verità. Il computer della Sanchi invece era già stato sequestrato dai Cc di Como nella perquisizione eseguita qualche settimana dopo l'omicidio di Mozzate.