L'ex segretario del Pd era stato ricoverato il 5 gennaio in seguito a un'emorragia cerebrale. Lascia la struttura con un giorno di anticipo
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Pier Luigi Bersani ha lasciato l'ospedale di Parma, dove si trovava dal 5 gennaio in seguito a un'emorragia cerebrale. Dopo il ricovero, l'ex segretario del Pd era stato sottoposto a un intervento chirurgico. "Grazie a chi mi ha curato", ha twittato dopo essere ritornato a casa.
"L'aria di casa aiuterà - continua il messaggio dell'ex segretario -. Un abbraccio a tutti quelli che mi hanno mostrato solidarietà". Le dimissioni di Bersani avvengono con un giorno di anticipo rispetto a quanto inizialmente previsto. La decisione è stata presa sia per il positivo decorso post-operatorio, sia perché, nella sua casa di Piacenza, l'ex ministro potrà trovare tutta la tranquillità necessaria per proseguire la riabilitazione.
La convalescenza probabilmente non sarà breve: le condizioni di salute dell'ex segretario Pd saranno seguite quotidianamente e Bersani dovrà attenersi a un programma di riabilitazione ben preciso. Ma dopo la paura per il suo malore, dopo il timido ottimismo che i medici, con tutte le cautele del caso, hanno lasciato intravedere fin dalla fine dell'operazione, con il ritorno a casa si apre la strada verso la guarigione.
Bersani era arrivato, domenica 5 gennaio, all'ospedale di Piacenza con un forte mal di testa. Da lì fu immediatamente trasferito al più attrezzato ospedale di Parma per l'aneurisma cerebrale che lo aveva colpito. Immediatamente fu chiaro che si sarebbe resa necessaria un'operazione alla quale Bersani fu sottoposto la sera stessa.
L'operazione è riuscita e i medici hanno escluso fin da subito deficit neurologici. Tuttavia, nel caso di operazioni delicate come questa, le complicanze possono presentarsi fino al decimo giorno successivo. Per questo Bersani, che è rimasto sempre cosciente, è stato tenuto per giorni in terapia intensiva e sub-intensiva, fino al trasferimento, nei giorni scorsi, in reparto.
Esclusi problemi più gravi e vedendo che il decorso è positivo, all'ospedale di Parma hanno infine deciso che era arrivata l'ora di aggiungere alla terapia una medicina efficacissima, ma che non si trova neanche nel miglior ospedale del mondo. L'aria di casa.