Come riportato dal programma condotto da Gianluigi Nuzzi, l'inchiesta si allarga a causa di un nuovo ritrovamento dopo quello dello scorso 9 agosto
© Da video
Il neonato abbandonato il 9 agosto nel giardino di una villa a Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma, era nato vivo e respirava. È quanto emerso nelle ultime ore grazie all'esame autoptico effettuato dall'istituto di medicina legale di Parma, come riportato da "Quarto Grado" nel corso della prima puntata della nuova edizione, in onda venerdì 13 settembre in prima serata su Rete 4. L'indagine sembra però essersi allargata nelle ultime ore, a causa del ritrovamento nella stessa zona di un secondo corpicino, ma anche di una 22enne che avrebbe ammesso di essere la madre del primo neonato.
"Adesso è partita un'indagine per omicidio e occultamento di cadavere - ha raccontato l'inviato sul posto Giammarco Menga durante il collegamento con lo studio di Gianluigi Nuzzi. "Un'indagine molto delicata, condotta dalla procura di Parma e che ha coinvolto anche gli uomini del Ris, che hanno fatto le analisi nei giorni scorsi - ha quindi proseguito il giornalista - Ovviamente la villetta è posta sotto sequestro, ma è una villetta e un quartiere pieno di gialli perché, vi diamo una notizia dell'ultimissima ora, qui sarebbe stato trovato il corpicino di un secondo neonato su cui adesso si stanno facendo tutti gli accertamenti del caso, nel massimo riserbo".
"C'è un grande riserbo, ma è una storia sconvolgente", ha commentato Gianluigi Nuzzi, per poi precisare: "È da chiarire, siamo in una zona residenziale ed è una della Parma benestante. Non siamo nei quartieri degradati, ma sono storie che non vorremmo raccontare in nessuna parte d'Italia".
Nel corso della puntata, Menga ha avuto modo di condividere con i telespettatori di "Quarto Grado" anche un'ulteriore novità dell'ultima ora: "Dopo vari test del DNA, negli ultimi giorni è stata individuata una ragazza di 22 anni del quartiere, che messa davanti ai fatti ha ammesso di essere la madre del primo di questi due neonati e di essere stata lei ad aver poi adagiato nel giardino della villetta il corpicino di questo neonato morto".
E conclude: "La sensazione è che i carabinieri e il Ris stiano mettendo insieme tutti gli elementi per arrivare a delineare una storia che si sta rivelando sempre più drammatica".
Sabato è quindi emerso che i resti del secondo corpicino, trovato sepolto nello stesso giardino del primo, sarebbero più datati: si tratterebbe infatti solo di ossa, che dovranno quindi essere datate. Intanto su questi resti è stato disposto l'esame del Dna.