"Se due volevano menarsi, dicevo loro di farlo in pubblico, stabilivo giorno e ora e spargevo la voce", racconta il ragazzo vantandosi dei follower in più ottenuti su Instagram
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"Da quando ho cominciato a organizzare gli incontri, ho guadagnato 400 follower su Instagram. I ragazzi che si sono picchiati in poche settimane sono stati seguiti da mille persone in più rispetto a prima". Così il 15enne di origini bosniache, che ha convocato e promosso le risse fra coetanei a Piacenza, racconta il "fight club su appuntamento". "Se due volevano menarsi, dicevo loro di farlo in pubblico, stabilivo giorno e ora e spargevo la voce. Così sono diventato popolare sui social", dice.
"Solo i primi due ragazzi che si sono picchiati erano arrabbiati l'uno con l'altro, poi ci abbiamo preso gusto", ammette il 15enne, come riporta La Repubblica. Sul suo profilo Instagram, il ragazzo compare in posa di fronte a un'auto dei carabinieri mentre mostra il dito medio.
Solo nell'ultimo weekend sono stati 63 quelli identificati dalla polizia, sei sono finiti in caserma dai carabinieri. Intanto la polizia postale sta scandagliando il web per risalire ai video, alle foto e ai profili che li hanno postati sui vari social. "Ricordiamo ai ragazzi le loro responsabilità, anche penali. Usati da loro, i social network sono come armi cariche in mano a bambini", è il monito di Cristina Capra, dirigente dell'istituto tecnico Romagnosi, a poche centinaia di metri dal luogo delle scazzottate.