La donna aveva superato una visita di controllo solo pochi giorni prima e i medici avevano stabilito anche la data del cesareo
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La Procura di Piacenza ha aperto un'inchiesta dopo la morte, nel grembo della madre, di una bimba. A rivolgersi agli inquirenti è stato il padre della piccola, spiegando come la moglie avesse superato una visita di controllo solo pochi giorni prima e i medici avessero programmato la data dell'imminente cesareo. In seguito la donna, non avvertendo segni vitali, si è presentata al pronto soccorso dove è stata accertata la morte della bambina.
Sulla vicenda è intervenuta l'Ausl di Piacenza. "La madre è stata seguita dal consultorio ginecologico all'interno del percorso nascita attivo in azienda", spiega una nota.
"Come da programma, nel corso della gravidanza la signora è stata visitata sette volte e sottoposta a tre ecografie. La gravidanza si è svolta senza evidenziare particolari fattori di rischio". E ancora: "Il 31 dicembre, durante la vista di presa in carico al centro nascita di Piacenza, sono stati eseguiti gli esami previsti, compresa la rilevazione del battito fetale e dei movimenti del feto, esami che si presentavano nella norma".
"La morte fetale endouterina, ossia la morte del feto dopo la ventiduesima settimana - ricorda Giacomo Biasucci, direttore del Dipartimento materno infantile - ha un'incidenza in Italia di 3,5 ogni mille gravidanze, e può dipendere da diversi fattori". Le cause più frequenti sono il distacco intempestivo di placenta e tutte quelle situazioni in cui viene a mancare l'apporto di ossigeno al feto.