L'incidente a Casalborsetti. Don Giovanni Desio si difende: "Pochi bicchieri di vino a cena con una famiglia". Il sacerdote era caduto nel canale mentre guidava un Suv da 35mila euro
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Aveva un tasso alcolemico di quasi quattro volte superiore al limite fissato dalla legge il prete che lunedì è finito nel canale Destra Reno a Casalborsetti, nel Ravennate. A riferirlo alcuni media locali. Il sacerdote era a bordo di un Suv da 35mila euro. Il prete, don Giovanni Desio, si è difeso e ha spiegato che quella sera era di ritorno da una cena, durante la quale aveva bevuto pochi bicchieri di vino e che non era ubriaco.
Se i valori dovessero essere confermati, oltre alla denuncia penale, alla sospensione della patente e a una cospicua ammenda, il religioso rischia la confisca del Bmw X1-18 comprato poche settimane fa da una concessionaria di Ravenna, anche grazie a un finanziamento e alla restituzione della sua vecchia auto. Il sogno di una vita che si era realizzato a 50 anni e che gli avrebbe consentito - aveva spiegato dopo l'incidente - di fare lunghi viaggi per questioni di sacerdozio e di giornalismo (è critico musicale e cinematografico).
Salvato da tre uomini - Don Desio, 51 anni, originario di Milano, direttore del settimanale diocesano 'Risveglio 2000' e da 13 anni parroco della piccola località rivierasca dove è conosciuto con il soprannome di John, era finito nel canale poco prima delle 21 dopo avere urtato a velocità sostenuta un'utilitaria parcheggiata vicino a un ristorante. Colpa, a suo dire, degli occhiali bagnati dalla pioggia e della scarsa illuminazione in quel punto. A salvarlo poco prima che il Suv finisse immerso nelle acque del canale erano stati tre uomini che, dopo avere sfondato il lunotto posteriore del veicolo con un martello, avevano estratto il sacerdote. Questi, ricoverato in ospedale per accertamenti, era stato dimesso con qualche escoriazione.