I rigassificatori in Italia: quanti sono e cosa fanno
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Confermato il piano per la realizzazione della piattaforma galleggiante, che nelle previsioni aumenterà l'autonomia energetica dell'Italia
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Accelera l'iter burocratico per il rigassificatore di Ravenna. A fine ottobre si concluderà la conferenza dei servizi (ovvero il tavolo che riunisce tutti i soggetti in qualche modo coinvolti) e all'inizio del 2023 cominceranno i lavori per il rigassificatore, che sarà ormeggiato a largo del porto di Ravenna. La Regione Emilia-Romagna, con il presidente Stefano Bonaccini che è stato nominato commissario per la realizzazione del progetto, conferma il cronoprogramma per la realizzazione della piattaforma galleggiante che nelle previsioni servirà per aumentare l'autonomia energetica dell'Italia.
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La struttura commissariale invierà le richieste di integrazione a Snam, che avrà 20 giorni di tempo (fino al 26 settembre) per rispondere. Dopodiché verrà convocata ai primi di ottobre una nuova seduta della Conferenza dei servizi per esaminare e discutere la documentazione prodotta da Snam.
Seguiranno altri 20 giorni per pareri e autorizzazioni da parte degli enti. La conclusione della Conferenza è fissata per fine ottobre, dunque entro 120 giorni dall'avvio, seguendo tempi molto più stretti rispetto al consueto dettati dall'urgenza della realizzazione dell'infrastruttura stabilita dal Governo. L'avvio dei lavori è previsto per il primo quadrimestre del 2023.