L'uomo avrebbe aggredito una coppia di 40enni di Parma fuori da un locale, intimando alla donna di seguirlo in spiaggia
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Nuovo episodio di tentata violenza sessuale sulla spiaggia di Rimini, dove un marocchino di 34 anni è stato arrestato dai carabinieri per estorsione e stupro. L'uomo ha aggredito una coppia di 40enni di Parma fuori da un locale, intimando alla donna di seguirlo in spiaggia dopo averle rubato il cellulare. Le vittime erano ubriache, l'extracomunitario è stato arrestato il flagranza e non fa parte del branco di stupratori dei turisti polacchi.
Alle 4:40 i carabinieri di Rimini hanno ricevuto una chiamata da un uomo, di Parma, in vacanza in riviera assieme a una comitiva di amici. Dopo una serata in un locale, i due amici si sono separati dal gruppo. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, la coppia è stata avvicinata da un "giovane di colore" di 30 anni, che avrebbe convinto la ragazza ad allontanarsi "più o meno volontariamente" con lui verso la spiaggia, all'altezza del Delfinario di Rimini verso il porto.
Erano tutti ubriachi - Il ragazzo parmense, che si è allontanato perché intimorito dalle minacce del giovane marocchino, ha continuato ad osservare la scena. Insospettito dalla veemenza con cui l'uomo spingeva l'amica verso la spiaggia, ha pensato di chiamare il 112.
L'operatore dei carabinieri ha cercato di capire l'esatta dinamica, a fatica a causa dello stato di ubriachezza dell'uomo che ha lanciato l'allarme. E' stata quindi inviata una pattuglia sul posto mentre veniva localizzato il cellulare dell'uomo.
Sul posto i militari hanno trovato il marocchino nudo dai fianchi in giù riverso sulla donna, anch'essa svestita dai fianchi in giù, mentre tentava di penetrarla. Secondo il racconto dei carabinieri la donna stava tentando di allontanare l'aggressore con le gambe. La donna ha riportato alcuni lividi ed è stata accompagnata in ospedale. Il marocchino è stato accompagnato in carcere e denunciato per violenza sessuale ed estorsione perché avrebbe rubato il cellulare alla donna. "La condizione psicofisica dei tre ci porta ad avere molta cautela" ha ribadito il maggiore Nardacci: "Stiamo verificando anche immagini da alcune telecamere della zona".