L'aggressione sarebbe avvenuta in una camera d'albergo
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Due giovani di 21 e 23 anni sono indagati per violenza sessuale di gruppo contro una turista tedesca a Rimini. Si tratta di due studenti della scuola per allievi agenti di polizia di Brescia, identificati dalla polizia di Rimini. La ragazza è stata aggredita sabato pomeriggio, nella camera di un hotel. Gli inquirenti hanno sentito la vittima e alcuni testimoni.
Per i due giovani è stata avviata la procedura di sospensione dalla Scuola allievi agenti. La procedura viene attivata dal direttore della scuola, e ratificata dalla direzione del personale di Roma. Qualora dovessero essere accertate le responsabilità dei due allievi, i due ragazzi potrebbero essere destituiti e non prendere mai servizio.
Nel tardo pomeriggio di sabato, dopo essere uscita dalla stanza dei due italiani, in un albergo della città romagnola, la turista tedesca, una ragazza di 20 anni che sarebbe stata costretta a un rapporto sessuale di gruppo, ha prima raccontato tutto alle due amiche con cui condivide le vacanze, e poi al titolare dell'hotel che ha subito chiamato la plizia. Sul posto, verso le 18, sono intervenuti gli agenti della Squadra mobile per identificare i due ragazzi italiani, indicati dalla vittima e, subito dopo, i poliziotti della Scientifica, per un sopralluogo nella camera dove sarebbe avvenuto lo stupro.
Il Comune: "Se notizie confermate ci costituiremo parte civile" - "Pur dovendo fare i conti con informazioni ancora frammentarie, questa Amministrazione Comunale auspica che sia fatta in tempi rapidi piena luce sul denunciato episodio di violenza sessuale da parte di una ragazza, avvenuto in un albergo, i cui due presunti responsabili sono già stati individuati e indagati". E'quanto scrive, in una nota, il Comune di Rimini. "In attesa degli accertamenti da parte degli inquirenti - viene evidenziato - come Amministrazione comunale di Rimini ribadiamo la totale vicinanza, solidarietà, sostegno e aiuto a ogni donna che sia oggetto e vittima di qualsiasi tipo di violenza, a partire dalla più brutale e vigliacca, quella sessuale". Quindi, si legge ancora, "per tale motivo, sin da ora affermiamo che, qualora i riscontri degli investigatori confermassero le prime ipotesi, il Comune di Rimini, dando voce alla sensibilità dell'intera comunità riminese così come avvenuto per casi analoghi in passato, si costituirà parte civile nei confronti dei responsabili. Ci auguriamo - conclude la nota - che nelle prossime ore emergano con più chiarezza i fatti, per le decisioni conseguenti anche da parte del Comune di Rimini".