Scoperti da un ciclista

Ritrovati nel Modenese i frammenti del meteorite di Capodanno: "Non toccateli"

I consigli degli esperti: "Se trovate un sasso scuro e smussato, non lo toccate, fate foto e segnalatelo all'Istituto Nazionale di Astrofisica"

05 Gen 2020 - 11:01

Un ciclista emiliano, Davide Gaddi, ha ritrovato i frammenti del meteorite di Capodanno, che era stato avvistato sul Nord italia la sera del primo gennaio. I frammenti sono stati scoperti nella zona Disvetro-Rovereto sul Secchia, nel Modenese, ai limiti dell'area indicata dai calcoli della rete Prisma (Prima Rete Italiana per la Sorveglianza sistematica di Meteore e dell'Atmosfera). Il ritrovamento è il primo reso possibile dalla rete.

I reperti sono iconoscibili per la patina scura e gli angoli smussati,  Generato dal frammento di un asteroide, il bolide era stato intercettato da otto videocamere, i cui dati hanno permesso di delimitare la zona di probabile caduta attorno a Disvetro, in provincia di Modena.

Grande soddisfazione - «È enorme la soddisfazione di tutti i numerosi collaboratori della rete Prisma», dice Daniele Gardiol dell’Inaf di Torino, coordinatore nazionale di Prisma. «Questo successo ripaga tutti degli sforzi fatti nel corso di questi tre anni, da chi installa e mantiene in efficienza le camere a chi ha scritto e implementato i complessi calcoli matematici necessari per calcolare i parametri fisici del fenomeno bolide e per determinare con precisione l’area di caduta di eventuali meteoriti, dai nostri colleghi francesi della rete gemella Fripon, con cui collaboriamo attivamente, ai cittadini che hanno dato ascolto al nostro appello per la ricerca dei frammenti. È un successo di tutti noi; è il risultato di un perfetto gioco di squadra».

"Non toccateli" - La prima conferma che quello trovato in quella zona sia il frammento di un meteorite "freschissimo", cioè caduto da pochissimo tempo, è arrivata dall'esperto Romano Serra, dell'Università di Bologna e adesso sono in corso ulteriori indagini. Non si esclude che nella stessa zona si possano trovare altri frammenti e gli esperti di Prisma invitano chi si imbattesse in un sasso anomalo e con gli angoli smussati, a non toccarlo e a segnalarlo inviando una foto a: prisma_po@inaf.it.

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