Salvini,dopo Bologna tensioni anche a Imola "O tutti condannano la violenza o mi fermo"
© facebook | Tensioni a Bologna
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Dopo un tranquillo comizio del segretario della Lega Nord, un gruppo di manifestanti ha bloccato gli accessi alla struttura che ospita alcuni profughi
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"O tutti, senza se e senza ma, condannano e rifiutano qualsiasi tipo di violenza, oppure io mi fermo". Così Matteo Salvini dopo l'aggressione di due giorni a Bologna. Ma intanto è tensione anche a Imola per la visita del leader della Lega Nord. Dopo un tranquillo comizio davanti all'ex cooperativa Terremerse, un gruppo di manifestanti ha bloccato gli accessi alla struttura di via Bergullo che ospita una trentina di profughi del Bangladesh.
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La nuova visita in Emilia-Romagna del leader del Carroccio è cominciata attorno alle 9.30 davanti alla cantina sociale Colli Romagnoli. Salvini ha parlato davanti a una cinquantina di militanti, tra cui il candidato alla presidenza della Regione Alan Fabbri, che tenta di insediarsi al posto lasciato vuoto dal dimissionario Vasco Errani, toccato dall'inchiesta sui finanziamenti avuti dalla coop Terremerse del fratello Giovanni.
In assenza di manifestanti, e comunque sotto la sorveglianza di una trentina di divise di polizia e carabinieri, Salvini ha spiegato di avere scelto questo luogo come simbolo di una vicenda culminata con l'elezioni anticipate del prossimo 23 novembre per la nuova assemblea legislativa e la nuova Giunta regionale.