In esclusiva a "Quarto Grado" i filmati dopo le motivazioni sulla sentenza che ha condannato all'ergastolo i genitori
Video e messaggi audio espliciti potrebbero aver innescato la miccia per l'omicidio di Saman Abbas, la 18enne di origine pachistana uccisa nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio 2021 a Novellara (Reggio Emilia). Nel filmato mostrato a "Quarto Grado" si vede la ragazza fumare mentre canta una canzone del rapper Baby Gang oltre a frammenti di chat col fidanzato Saqib e con l'assistente sociale in cui parlava di lui. Tra il 27 e il 29 aprile 2021 la corrispondenza, contenuta nel cellulare della 18enne della durata complessiva di 1 ora e 20 minuti, veniva registrata di nascosto dal fratello minore di Saman che il giorno 30 decide di mostrare il tutto al padre Shabbar.
La condivisione dei video di Saman al padre sarebbe avvenuta nei 7 minuti in cui la madre Nazia fa allontanare la figlia col pretesto di una passeggiata. Nei messaggi inviati al fidanzato e all'assistente sociale la ragazza confidava tutta la sua insofferenza nei confronti della famiglia e l'ipotesi di fuggire in piena notte. Inoltre erano presenti contenuti espliciti, tutte prove della relazione ancora in corso tra Saman e Saqib lette dai genitori come un "disonore", la molla che avrebbe dato il via all'omicidio. Lo scorso dicembre la Corte di assise di Reggio Emilia ha condannato all'ergastolo il padre e la madre e a 14 anni lo zio. Come sostenuto dai giudici nelle 600 pagine delle motivazioni della sentenza, i genitori Abbas Shabbar e Shaheen Nazia hanno "letteralmente accompagnato la figlia a morire e non si esclude che sia stata la madre l'esecutrice materiale".