da anni sotto osservazione

Terrorismo, Viminale espelle 4 marocchini Nei loro pc: "Il tempo della Jihad è arrivato"

Da anni sotto osservazione, sono stati rimpatriati per "motivi di sicurezza dello Stato". In loro possesso file di registrazioni vocali con inni al martirio. Intanto, non ci sono tracce del passaggio di terroristi in azione a Parigi da Roma Belgio, blitz della polizia: 21 arresti

24 Nov 2015 - 08:58
 © twitter

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Quattro marocchini sono stati espulsi a Bologna dalla Digos per sospetti legami con ambienti terroristici. Il provvedimento è stato disposto dal ministero dell'Interno nell'ambito di un'inchiesta della Procura sul terrorismo islamico. I quattro erano stati trovati in possesso di materiale inneggiante al martirio. "Il tempo della Jihad è arrivato e il martirio per causa di Allah è il nostro obiettivo", è il contenuto di alcuni file trovati nei computer a loro sequestrati. La Procura aveva chiesto per loro un provvedimento di custodia cautelare, ma la domanda è stata rigettata dal gip. Intanto a Roma si cercano possibili legami e basi forniti ai terroristi di Parigi.

Terrorismo, Viminale espelle 4 marocchini Nei loro pc: "Il tempo della Jihad è arrivato"

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© ansa  | I Lagunari del Reggimento "Serenissima" di Venezia pattugliano il Tevere a bordo di barchini veloci
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© ansa  | I Lagunari del Reggimento "Serenissima" di Venezia pattugliano il Tevere a bordo di barchini veloci

© ansa | I Lagunari del Reggimento "Serenissima" di Venezia pattugliano il Tevere a bordo di barchini veloci

© ansa | I Lagunari del Reggimento "Serenissima" di Venezia pattugliano il Tevere a bordo di barchini veloci

Il provvedimento d'espulsione dei marocchini che vivevano da decenni a Bologna è stato firmato dal ministro dell'Interno, che ha ritenuto sussistente pericoli per la sicurezza visti presunti legami dei quattro con il terrorismo. Erano infatti stati oggetto di un'indagine, partita da perquisizioni del 2012, ed erano tutti indagati per addestramento ad attività con finalità di terrorismo anche internazionale.

Intanto, non risultano riscontri di passaggi di soggetti sospetti nella Capitale. E' quanto emerge dal lavoro degli inquirenti dell'antiterrorismo di Roma che a dieci giorni dagli attacchi di Parigi cercano di mettere in fila i tasselli degli spostamenti nel nostro paese di chi ha seminato il terrore nella capitale francese.

Gli inquirenti non escludono però la presenza di basi logistiche di terroristi in Italia. Sui fatti del 13 novembre la Procura di Roma ha avviato un procedimento in cui si ipotizza il reato di strage.

Sembra quasi certo invece che alcuni appartenenti alle cellule dell'Isis in azione in Francia hanno usato l'Italia "come luogo di passaggio e di transito" per poter raggiungere il nord d'Europa. E' il caso, in particolare, del super ricercato Abdslam Salah che giunto in Puglia nell'agosto scorso avrebbe attraversato la dorsale adriatica per raggiungere poi Conegliano, nel Veneto, e quindi lasciare l'Italia.

Salah e il basista delle cellule di kamikaze Ahmed Dahami, arrestato nei giorni scorsi in Turchia, erano nel nostro Paese tra fine luglio e i primi di agosto di quest'anno. Da Bari hanno raggiunto Patrasso in traghetto il primo di agosto e dopo quattro giorni hanno fatto il viaggio al contrario, passando per il Veneto prima di superare i confini.

Trasferta blindata per la Roma a Barcellona - Notevoli le misure di sicurezza per il match di Champions league tra Barcellona e Roma. La decisione di innalzare i livelli di sicurezza è stata presa dalla polizia catalana dopo gli attentati di Parigi. I cancelli del Camp Nou saranno aperti tre ore prima del fischio d'inizio e l'accesso allo stadio sarà consentito solo con il biglietto d'ingresso o l'abbonamento. Vietato recarsi allo stadio con zaini e borse di grandi dimensioni.

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