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Dopo circa trent'anni dalla scia di sangue lasciata dalla banda della Uno Bianca, ai familiari delle 24 persone trucidate e dei 114 feriti, non giungeranno le scuse di Fabio Savi, e questo "per rispetto di chi ho ucciso". E' quanto scritto dallo stesso Savi in una lettera inviata dal carcere di Bollate a "il Resto del Carlino", pubblicata nel giorno in cui esce "Vuoto a perdere", il libro autobiografico scritto dalla ex compagna Eva Mikula.