L'inchiesta è scattata dopo la denuncia di Antonio Messina, oggi 30enne, che ha raccontato agli inquirenti le violenze subite dal 2009 al 2013
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Il Tribunale di Enna ha condannato a 4 anni e 6 mesi don Giuseppe Rugolo, sacerdote accusato di violenza sessuale aggravata su minori. La sentenza è stata emessa dopo otto ore di camera di consiglio. Il dispositivo è stato letto dal presidente del Tribunale, Francesco Pitarresi, durante un'udienza pubblica dopo che tutto il processo era stato celebrato a porte chiuse.
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L'inchiesta è scattata dopo la denuncia di Antonio Messina, oggi 30enne, che ha raccontato alla Squadra mobile di Enna le violenze subite dal 2009 al 2013.
Messana era stato denunciato per diffamazione dall'imputato, insieme a quattro giornalisti e al presidente dell'associazione "Rete l'Abuso". Nel processo, oltre alla presunta vittima, si sono costituiti parti civili anche i suoi genitori, la "Rete l'Abuso" e l'associazione "Contro Tutte le Violenze", mentre la Diocesi di Piazza Armerina e la parrocchia di San Giovanni Battista di Enna devono rispondere civilmente. Dopo la denuncia di Antonio Messina, nel corso delle indagini sono emersi altri presunti abusi a danno di altri giovani.
Il pm Stefania Leonte aveva chiesto la condanna a dieci anni dell'imputato. "Comunque vada, Antonio oggi ha vinto", aveva detto il magistrato nel corso della sua requisitoria. "Ha vinto il coraggio di questo ragazzo di affrontare l'incubo della sua adolescenza, perché non si è fermato davanti al timore di non essere creduto e al pregiudizio della gente. E perché ha presentato la denuncia per un senso di dovere nei confronti di se stesso e dei suoi coetanei, che avevano subito i suoi stessi abusi, e dei tantissimi adolescenti che frequentavano il gruppo sotto l'egida di Rugolo".