Per la terza volta in due mesi è stato oltraggiato il sepolcro del politico. Chiesto l'intervento del ministro dell'Interno. Indaga la Digos
"Per la terza volta nell'arco di appena due mesi la tomba di nostro padre nel cimitero di Prima Porta (a Roma, ndr) è stata profanata, sei giorni dopo l'anniversario della sua morte". Lo scrivono Bianca, Maria, Marco e Laura Berlinguer, figli di Enrico, in un post pubblicato su Instagram. "L'azione vigliacca di alcuni mascalzoni - proseguono - rivela che non si tratta dell'atto di uno squilibrato bensì di un gesto dal contenuto chiaramente politico. Ci auguriamo vengano adottate le necessarie misure per evitare ulteriori oltraggi".
"Presenterò un'interrogazione parlamentare al ministro dell'Interno", ha annunciato subito il segretario di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni. Come lui la capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga: "Chiediamo al Ministro Piantedosi di individuare i responsabili e tutelare il monumento". E anche a palazzo Madama sarà depositata un'interrogazione al governo, come ha spiegato il presidente dei senatori dem, Francesco Boccia, per il quale "non è più tollerabile che questo oltraggio si ripeta". La morte di Berlinguer era stata ricordata meno di una settimana fa con una commemorazione in Parlamento. Tanti gli interventi, indipendentemente dalla corrente politica. E anche stavolta la partecipazione è stata bipartisan.
"La profanazione di una tomba è un atto inaccettabile", ha dichiarato il presidente del Senato, Ignazio La Russa. Il suo omologo alla Camera, Lorenzo Fontana, ha a sua volta condannato "con fermezza l'ennesimo, grave gesto a danno della tomba". Secondo il deputato di Fratelli d'Italia, Federico Mollicone, la "violenza politica" rappresentata dalla profanazione "continua a perseverare a Roma e in tutta Italia". Per Paolo Emilio Russo (Forza Italia) si è trattato di "quanto di più disumano possa accadere in un Paese libero e democratico". Un "gesto indegno", come ha dichiarato la deputata della Lega, Simonetta Matone. Umore condiviso da Maurizio Lupi, leader di Noi moderati, secondo cui l'atto "offende la memoria di un grande statista, un uomo politico degno del massimo rispetto e che ha dato volto all'Italia". Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva, ha detto che gli autori hanno "dimostrato disprezzo per la storia italiana e per le sue pagine di bella politica".
Sono in corso indagini della Digos per risalire a chi ha profanato, per la terza volta in due mesi, la tomba di Enrico Berlinguer al cimitero Flaminio a Roma. Al vaglio eventuali immagini delle telecamere di videosorveglianza nell'area. Da accertare se ci sia un collegamento fra i tre episodi e se si tratti di atto vandalico o di un gesto politico.
"Alla luce dei recenti atti vandalici che hanno interessato la tomba di Berlinguer presso il cimitero Flaminio di Roma, l'Ama ha deciso di intensificare i controlli nell'area interessata con il personale addetto alla vigilanza interna della struttura per garantire la massima sicurezza e prevenzione. Il servizio Security di Ama sta inoltre predisponendo uno specifico impianto di videosorveglianza che permetta di innalzare il livello di monitoraggio e prevenzione garantendo così interventi tempestivi in caso di necessità",
comunica in una nota AMA che gestisce il cimitero romano del Flaminio.