LA POLEMICA

Eroe di Milazzo, bufera social per i post dei ragazzi salvati: "Nessuno è morto per salvarci...". Poi il dietrofront

Dopo la morte di Aurelio Visalli, il militare annegato per salvare due giovani, è polemica per i post, poi rimossi, dei 15enni

28 Set 2020 - 19:22
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La paura, il dolore, le polemiche.  Mentre Milazzo piange la morte di Aurelio Visalli, il sottufficiale della Capitaneria di Porto annegato nel tentativo di salvare due 15enni in difficoltà, sui social è bufera per i post pubblicati (poi rimossi o rettificati) dai ragazzi protagonisti della tragedia. "Ragazzi apposto, sono sano e salvo. Mentre facevo le capriole in spiaggia, a me e al mio amico ci prende in pieno un’onda e mi trascina al largo, nessuno si è buttato, quindi prima di dire che qualcuno è morto per salvare me…", scrive il primo.

L'amico in un altro post precisa: "Ve la racconto io la verità, facevamo le capriole sul bagnasciuga e un’onda ci ha trascinato al largo. Io sono riuscito ad uscire e a chiamare il 118, il mio amico si è aggrappato ad una boa". Dopo il messaggio viene rimosso, al suo posto viene pubblicato un post per esprimere il cordoglio per la morte di Visalli: "Nessuno è più dispiaciuto di me per quello che è successo, ho pregato fino adesso per quel soccorritore".

Il sindaco di Milazzo: "I ragazzi hanno sbagliato ma non è il momento delle polemiche" - "I ragazzi devono capire che non si scherza con il mare agitato che si è portato via tanta gente a Milazzo negli anni, però dico anche alla gente che adesso è inutile accanirsi contro i ragazzini. Adesso bisogna stringersi intorno alla famiglia di Aurelio Visalli e alla Capitaneria. Senza cercare necessariamente la polemica soprattutto con gli adolescenti, loro devono trovare il momento per elaborare quello che è accaduto". Così il sindaco di Milazzo, Giovanni Formica.

A Milazzo trovato il corpo di Aurelio Visalli, il militare annegato dopo aver salvato un ragazzo

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© Ansa
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"Hanno percepito di avere rischiato la vita e penso che abbiano chiaro che una persona è morta nel tentativo di salvarli, e penso questo possa bastare - aggiunge - Quello che ho visto sui social con insulti, minacce e auguri di cose terribili a quei due ragazzi non mi è piaciuto, anche se loro hanno sbagliato a scrivere qualcosa non è facendo lo stesso errore che si risolvono le questioni".

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