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Al momento dell'esplosione nel deposito Eni di Calenzano (Firenze), nelle vicinanze della pensilina numero 6 era in atto il sollevamento di un carrello, tramite un macchinario, proprio mentre si formava una nube di vapori di carburanti. La circostanza potrebbe aver contribuito all'innesco dell'esplosione che ha provocato cinque morti. Lo si apprende ai margini dell'inchiesta della procura di Prato. Il fumo di vapori è lo stesso riferito da alcuni testimoni.